L'assedio di Negroponte fu intrapreso dalle forze della Repubblica di Venezia da luglio a ottobre 1688 nell'attuale città di Calcide, in Grecia.
Storia
L'esercito veneziano, composto da numerosi contingenti mercenari e alleati dall'Europa occidentale, era riuscito a catturare il Peloponneso negli anni precedenti, e procedette alla cattura di Atene e all'attacco di Negroponte, la principale roccaforte ottomana nella Grecia centrale.
L'assedio veneziano fu ostacolato dalla resistenza ottomana e dall'incapacità di isolare completamente la città, dal momento che il generale ottomano Ismail Pasha riuscì a trasportare i rifornimenti alla guarnigione assediata. Inoltre, l'esercito veneziano subì molte perdite a causa dello scoppio della peste nel campo veneziano, che portò alla morte di 4.000 uomini e dell'esperto generale Otto Wilhelm Königsmarck. La partenza dei contingenti fiorentino e maltese indebolì ulteriormente i veneziani, e quando i mercenari tedeschi si rifiutarono di rimanere lì nei quartieri invernali, il comandante veneziano, il doge Francesco Morosini, dovette concedere la sconfitta e ritirarsi nel Peloponneso.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Diario dell'assedio della città di Negroponte sotto la condotta del serenissimo Francesco Morosini prencipe di Venezia, 1688.
- Kevin Andrews, Castles of the Morea (Revised Edition), American School of Classical Studies at Athens, 2006, pp. 183–185, ISBN 0-87661-406-3.
- (EL) Ioannis Chasiotis, Η κάμψη της Οθωμανικής δυνάμεως, in Athens, Ekdotiki Athinon, 1975, pp. 8–51.
- George Finlay, The History of Greece under Othoman and Venetian Domination, London, William Blackwood and Sons, 1856, pp. 227–228.
- Kenneth Meyer Setton, Venice, Austria, and the Turks in the Seventeenth Century, Philadelphia, Pennsylvania, American Philosophical Society, 1991, pp. 347–362, ISBN 0-87169-192-2.
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