Πέμπτη 28 Ιουνίου 2018

GRECIA, MISSIONE ARCHEOLOGICA INTERNAZIONALE SULL’ISOLA DI RINIA: A SOLE 3 MIGLIA DA MYKONOS È ANCORA TUTTA DA SCOPRIRE

 

La chiamato anche la Grande Delos, perché si trova proprio di fronte alla vera e propria isola. Ma Rinia (o Renea) ha una propria storia antica ancora da indagare. E infatti il ministero della Cultura greco - Eforia delle Cicladi, con la collaborazione del Mibact italiano e dell’École française d’Athènes è alla scoperta di un sito archeologico quasi sconosciuto e tutto da esplorare, nel cuore del mar Egeo, su questa isola, disabitata, che custodisce ancora straordinarie testimonianze antiche.

Giuseppe Botti, Roma, 28 Giugno 2018

(TurismoItaliaNews) Appartenente all’arcipelago delle Cicladi, immediatamente a ovest dell’isola di Delos, da cui la separa un canale di circa 700 metri di larghezza, e a 9 km a sud-ovest di Mykonos (da cui dipende amministrativamente) Rinia nell'antichità fu conquistata da Policrate di Samo e dedicata al culto di Apollo Delio. Aveva una città con lo stesso nome dell'isola: Renea. Serviva come necropoli per i deliri e come rifugio per le donne che stavano per partorire, poiché la natura sacra di Delo proibiva la nascita di nati e morti. Strabo disse che l'isola era stata precedentemente chiamata Ortigia.

Il ministero italiano, tramite il Parco Archeologico di Pompei e in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, mette a disposizione le proprie competenze nel campo della ricerca, della tutela, della valorizzazione archeologica, con una squadra di specialisti e professionisti dei beni culturali: archeologi, architetti, topografi, epigrafisti. Conoscere, conservare, promuovere l’immenso patrimonio culturale del mondo Mediterraneo è una sfida affascinante ma complessa e lo sviluppo di progetti di collaborazione internazionale e scambio di buone pratiche può fare la differenza.

L’isola di Rinia ospita infatti importanti resti di necropoli, fattorie, santuari, in un paesaggio di rara suggestione, ma non è mai stata oggetto di indagini sistematiche estensive. La missione sta svolgendo attività di esplorazione, documentazione, ricognizione dell’immenso patrimonio conservato, per favorirne la conoscenza, la tutela e la conservazione. L’isola ha una superficie totale di 13,8 kmq e si compone di due parti unite tra loro da un istmo di 1,2 km di lunghezza e 70 metri di larghezza nel punto più stretto.

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