Il governo greco di Alexis Tsipras ha lanciato una sfida ai suoi alleati europei e a Washington decidendo di fare ostruzionismo contro le sanzioni che la Ue vuole imporre alla banca iraniana Saderat, accusata dagli Stati Uniti di finanziare il terrorismo, secondo quanto ha riportato il Wall Street Journal.
Atene cerca di ricostruire i suoi rapporti con l'Iran dopo l'eliminazione delle sanzioni a partire da gennaio 2016 in conseguenza dell'accordo sulle armi nucleari raggiunto con Teheran nel luglio 2015 da Usa e Ue che ha portato alla decisione di eliminare progressivamente le sanzioni a partire da gennaio 2016. Il premier greco si è impegnato a riabilitare la Banca Saderat, in parte di proprietà statale che gestisce la più grande rete di banche in Iran, perché Atene cerca di ricostruire stretti legami economici con l'Iran, che in passato era stato il principale fornitore di energia a basso costo per la Grecia. La mossa non è senza rischi per il paese che ospiterà in questo mese il presidente Usa Barack Obama. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Jacob Lew, aveva messo in guardia sul rischio di venire tagliato fuori dal sistema finanziario Usa per chi avesse sottoscritto accordi con Banca Saderat. Per questo motivo, la fine formale delle sanzioni Ue alla banca iraniana è improbabile che possa migliorare immediatamente le sue prospettive in Europa, dove le istituzioni finanziarie sono stati finora riluttanti a fare affari anche con iraniani che sono stati liberati dalla sanzioni in linea con l'accordo dell'anno scorso.
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