Dall’8 dicembre 2016 al 19 marzo 2017, il Museo di Arte Cicladica presenta una mostra fotografica dal titolo “Robert McCabe. Memorie e monumenti dell’Egeo”. L’esposizione è organizzata nell’ambito della mostra archeologica “La società delle Cicladi 5000 anni fa”, ospitata anch’essa nello stesso museo.
La mostra dedicata al celebre fotografo americano e ardente filelleno –che ha visitato la Grecia del dopoguerra e ha catturato, con la sua arte, l’unico ambiente naturale e sociale dell’epoca– si articola in due sezioni con tematiche differenti, ma che ruotano attorno al tema del mare greco e del suo ruolo nelle società dell’Egeo nel corso dei secoli.
La prima sezione,
intitolata “Le isole dove il tempo si è fermato” presenta aspetti della vita
quotidiana nelle isole del Mar Egeo negli anni 1950 e 1960. Una quotidianità senza elettricità e
acqua corrente, senza strade e automobili, senza telefoni e anche senza
traghetti regolari collegando le isole alla terraferma. Le infrastrutture
esistenti in quei tempi nella Grecia insulare non sembrano differire
sostanzialmente rispetto all'antichità. Questa sezione include 40 foto che
riguardano i festeggiamenti e le manifestazioni popolari, le occupazioni delle
donne e degli uomini e anche le occupazioni di mare.
La seconda
sezione, dal titolo “Accanto al mare, al belissimo mare”, comprende 33 foto che
raffigurano siti archeologici costieri. La
maggior parte di queste fotografie sono scattate nel periodo 1954-1955. In
effetti, le immagini di Robert McCabe ricordano le descrizioni dei viaggiatori
che hanno visitato il paese nel XIX secolo. Si tratta, in generale, di luoghi
ricchi di storia e di memoria: centri religiosi e commerciali ed altri siti
importanti per la loro posizione strategica. Il filo che collega tutti questi
luoghi è comunque la loro posizione vicino al mare. Tra questi siti di notevole
interesse troviamo Perachora, Methoni, Delos, Rodi, Kos, Pylos, Santorini e
Sounion.
Inoltre, è da
notare che, l’anno scorso, in occasione di una sua mostra realizzata presso
Athens Art Gallery e presentando fotografie dagli scavi archeologici a Micene
(1954), il celebre fotografo aveva concesso un’intervista a Punto Grecia, in
cui parla del suo fascino per la fotografia e la Grecia.
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