Il premier ellenico dà il benservito ai ministri contrari alle riforme richieste dai creditori internazionali. L'ala sinistra di Syriza continua ad esser rappresentata da Tsakalotos alle Finanze, la destra nazionalista tiene Kammenos alla Difesa. Premiati i fedelissimi per recuperare consensi
di ETTORE LIVINIFuori i ministri più ostili alle riforme imposte dall'ex-Troika. Confermato Euclid Tsakalotos alle Finanze in omaggio alla minoranza di Syriza. Dentro qualche volto nuovo, scelto tra i fedelissimi del premier. Alexis Tsipras rompe gli indugi e tende un ramoscello d'olivo ai creditori con un rimpasto di governo destinato - nei suoi auspici - ad accelerare i negoziati con Bce, Ue e Fmi e a sbloccare in tempi stretti la ristrutturazione del debito di Atene.
I ministeri chiave sono rimasti invariati. Anche per non incrinare la coesione di una maggioranza che ha solo tre voti di margine in Parlamento. Panos Kammenos, leader della destra nazionalista di Anel e partner della coalizione resta alla Difesa. Come Euclid Tsakalotos, il punto di riferimento dell'ala radicale di Syriza, saldo alle Finanze. Saltano invece i "frenatori". Panos Skourletis, da sempre contrario alle privatizzazione del settore elettrico richiesta da Bruxelles, è stato spostato dal ministero dell'Energia a quello degli Interni al posto di Panayotis Kouroublis, che va al dicastero della Nautica a sostituire Theodoros Dritsas, altro dissidente che aveva espresso perplessità sulla vendita di asset pubblici. Fuori dall'esecutivo sono finiti pure Giorgos Katrougalos, che per molti osservatori rallentava gli interventi sul settore pubblico, e Nikos Filis, che lascia la poltrona all'Educazione dopo gli scontri con la Chiesa ortodossa.
Sale invece la stella dei fedelissimi del cerchio magico del premier. Nikos Pappas, regista dell'asta sulle licenze tv bloccata dal Consiglio di Stato, assume il ruolo di campione digitale del governo senza perdere le redini dei media. La ex portavoce Olga Gerovasili va alle Riforme amministrative mentre Dimitris Liakos, altro fedelissimo di Tsipras, tirerà le fila delle trattative con i creditori. La mossa di Tsipras, alle prese con il calo di Syriza nei sondaggi e con la grana dell'asta tv, ha un obiettivo chiaro: eliminare le resistenze interne all'esecutivo per chiudere più rapidamente possibile la seconda revisione del programma di aiuti alla Grecia e spalancare la porta ai negoziati per la riduzione
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