Κυριακή 27 Μαρτίου 2016

La Pasqua in Grecia

pasxa
Buona Pasqua a tutti i Cattolici. Tra un mese arriva anche la Pasqua Ortodossa.
In Grecia la Pasqua è la festa religiosa più importante e vissuta con più partecipazione dai fedeli, che arriva con gli odori della primavera nella terra verdeggiante e con i fiori sbocciati. Non c’è coincidenza tra Pasqua cristiana e Pasqua ortodossa perchè la Chiesa ortodossa utilizza per il calcolo il calendario giuliano mentre quella cristiana usa quello gregoriano.

Accanto ai riti religiosi, però, si svolgono anche tradizioni “pagane” che si tramandano da secoli e coinvolgono un po’ tutta la popolazione, a partire dai bambini.
Una tradizione prettamente greca della Pasqua è quella di colorare e decorare le uova di rosso. La scelta del colore si rifà ad un’antica leggenda secondo cui Maria Maddalena, dopo essere stata al Sepolcro di Gesù e avendolo trovato vuoto, si recò dove erano riuniti i discepoli e annunciò loro la straordinaria notizia. Pietro, però, incredule le disse: “Crederò a quello che dici solo se le uova che hai nel paniere diventeranno rosse”. E subito le uova si tinsero di un rosso intenso. Il rosso è inoltre il colore del sangue di Cristo, della festa e un modo per tenere lontano il male.
Tutta la Settimana Santa viene celebrata con devozione e prima di arrivare alla Pasqua ortodossa si trascorrono giorni di digiuno e si celebrano riti e tradizioni antiche. Durante i 40 giorni di preparazione alla Pasqua possono essere mangiati soltanto alimenti naturali, pertanto niente carni, pesci, latticini.
La domenica che precede Pasqua, la domenica delle Palme,  viene chiamata “giorno della vita e della morte” ed è il primo giorno della Settimana Santa i cui si cucinano solo piatti a base di pesce. Questa domenica è dedicata a Lazzaro. Il venerdì i ragazzini si adoprano per decorare dei cestini con fiori e bacche selvatiche, il sabato precedente la festa, indossati gli abiti locali tipici, girano di casa in casa cantando le canzoni tradizioni “kalanda” (canti tipici delle feste greche che si cantano accompagnati da tamburelli flauti e fisarmoniche) per Lazzaro ricevendo in cambio piccole offerte in denaro, frutta o altre cose semplici. Le canzoni celebrano la Resurrezione di Lazzaro, come episodio preliminare per la Resurrezione del Cristo. Le chiese vengono tutte addobbate con palme, e dopo la liturgia il sacerdote benedice e dà ai fedeli croci di palme che vengono conservate dai fedeli nelle proprie case per tutto l’anno.
Il Giovedì Santo iniziano le vere e proprie celebrazioni pasquali. In questo giorno è usanza dipingere le uova di rosso e si preparano anche i “Koulorakia”, dolci tipici della Pasqua greca che sono impastati con differenti essenze, decorati con frutta secca e con figure varie fatte con lo stesso impasto (campane, campanelle, canestri, cestini, archetti, ovetti e “Lazzari”, cioè figure dove risaltano le mani, i piedi e la testa).
Easter
Il Venerdi Santo è il giorno di assoluto riposo e lutto. In Chiesa la sera del Venerdì si celebra il Vespro. E’ poi il momento della processione funebre dell’Epitaffio dove una bara con il simulacro di Cristo, ricoperta di fiori, sfila per le vie.
Le celebrazioni culminano il Sabato Santo a mezzanotte quando il sacerdote bussa dall’estrerno per tre volte alla porta maggiore della Chiesa e annuncia che Cristo è risorto e spalancando le porte della Chiesa intona l’inno della resurrezione lanciando foglie di alloro. In questo giorno è tradizione mangiare la Maghiericia, una zuppa con riso e fegato di agnello, e urtare le uova rosse una contro l’altra ripetendo tutti “Cristo è risorto!”.
Il Giorno di Pasqua, invece, il grande protagonista delle tavole greche è l’agnello allo spiedo. In questo giorno gli agnelli e i kokoretsi (piatto a base di interiora di agnello) girano sullo spiedo e si cuociono lentamente nelle campagne e nei giardini delle case. Tutta la Grecia profuma da un’estremità all’altra!
Easter

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