Il premier ellenico colpisce le pensioni. Facendo il gioco della Troika. Nella Grecia martoriata c'è il futuro di tutti i popoli europei. Destinati a diventare schiavi senza dignità.
di Diego Fusaro
I riflettori sulla Grecia si accendono e si spengono in modo intermittente, rendendo impossibile una visione chiara e nitida di quanto sta veramente accadendo nella terra che fu di Platone e che ora è della troika e della dittatura finanziaria pudicamente chiamata Unione Europea.
OFFENSIVA AI DANNI DEL LAVORO. Non è casuale, certo. I “circences” giornalistici e intellettuali devono sempre raddoppiare simbolicamente l’ordine esistente, glorificando sovrastrutturalmente i rapporti di forza: devono indurre i popoli europei ad amare i loro aguzzini, e dunque a volere sempre “più Europa”, anche quando la parola Europa è sempre più evidentemente una vernice che occulta categorie come il potere bancario, l’offensiva ai danni del lavoro e la distruzione lineare del sociale.
UNA SITUAZIONE TRAGICA. Ecco allora che mentre in questi giorni in Grecia si sta sviluppando una vera e propria insurrezione popolare dei lavoratori contro la troika, i nostri “circences” sono impegnati a raccontarci di Sanremo e a indurci a fare nostre le battaglie del multimiliardario Elton John, confondendo l’emancipazione con l’acquisto dei bambini eugeneticamente prodotti tramite uteri in affitto. La situazione è, ancora una volta, tragica ma non seria.
E non ci dicono, ovviamente, che intanto la polizia greca ha sparato gas lacrimogeni per disperdere gli agricoltori che stanno insorgendo contro la riforma delle pensioni: riforma che, manco a dirlo, va ad abbassare drasticamente le pensioni minime, che arrivano ora a 378 euro mensili.
LA GRECIA È IL FUTURO DEI POPOLI EUROPEI. La massa è sempre più schiavizzata e riplebeizzata: la Grecia è il futuro di tutti i popoli europei, che le èlite neofeudali e finanziarie – hegelianamente, il nuovo Signore – vogliono ridurre al rango di un nuovo Servo illimitatamente sfruttabile e senza dignità.
Le masse schiave nemmeno più sono rappresentate, dato che i partiti che un tempo ne tutelavano gli interessi e le rivendicazioni sono ora passati disinvoltamente alla difesa degli interessi del nuovo Signore: hanno abbandonato la lotta per il lavoro e per i diritti sociali.
TSIPRAS DEVE DIMETTERSI. E così circa 800 agricoltori provenienti da Creta si sono scontrati duramente con la polizia all’ingresso del ministero: hanno scagliato pietre e rotto finestre.
In risposta, gli agenti hanno usato gas lacrimogeni.
E Tsipras? Dopo aver liquidato come se nulla fosse il referendum del suo popolo, ora abbassa le pensioni minime: ha tradito il suo mandato, e dovrebbe dimettersi.
Ha tradito la classe dei lavoratori.
Ha rivelato di essere al servizio della troika e della Germania, non dei lavoratori della Grecia.
OFFENSIVA AI DANNI DEL LAVORO. Non è casuale, certo. I “circences” giornalistici e intellettuali devono sempre raddoppiare simbolicamente l’ordine esistente, glorificando sovrastrutturalmente i rapporti di forza: devono indurre i popoli europei ad amare i loro aguzzini, e dunque a volere sempre “più Europa”, anche quando la parola Europa è sempre più evidentemente una vernice che occulta categorie come il potere bancario, l’offensiva ai danni del lavoro e la distruzione lineare del sociale.
UNA SITUAZIONE TRAGICA. Ecco allora che mentre in questi giorni in Grecia si sta sviluppando una vera e propria insurrezione popolare dei lavoratori contro la troika, i nostri “circences” sono impegnati a raccontarci di Sanremo e a indurci a fare nostre le battaglie del multimiliardario Elton John, confondendo l’emancipazione con l’acquisto dei bambini eugeneticamente prodotti tramite uteri in affitto. La situazione è, ancora una volta, tragica ma non seria.
E non ci dicono, ovviamente, che intanto la polizia greca ha sparato gas lacrimogeni per disperdere gli agricoltori che stanno insorgendo contro la riforma delle pensioni: riforma che, manco a dirlo, va ad abbassare drasticamente le pensioni minime, che arrivano ora a 378 euro mensili.
LA GRECIA È IL FUTURO DEI POPOLI EUROPEI. La massa è sempre più schiavizzata e riplebeizzata: la Grecia è il futuro di tutti i popoli europei, che le èlite neofeudali e finanziarie – hegelianamente, il nuovo Signore – vogliono ridurre al rango di un nuovo Servo illimitatamente sfruttabile e senza dignità.
Le masse schiave nemmeno più sono rappresentate, dato che i partiti che un tempo ne tutelavano gli interessi e le rivendicazioni sono ora passati disinvoltamente alla difesa degli interessi del nuovo Signore: hanno abbandonato la lotta per il lavoro e per i diritti sociali.
TSIPRAS DEVE DIMETTERSI. E così circa 800 agricoltori provenienti da Creta si sono scontrati duramente con la polizia all’ingresso del ministero: hanno scagliato pietre e rotto finestre.
In risposta, gli agenti hanno usato gas lacrimogeni.
E Tsipras? Dopo aver liquidato come se nulla fosse il referendum del suo popolo, ora abbassa le pensioni minime: ha tradito il suo mandato, e dovrebbe dimettersi.
Ha tradito la classe dei lavoratori.
Ha rivelato di essere al servizio della troika e della Germania, non dei lavoratori della Grecia.
Twitter @DiegoFusaro
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