Il 4 Febbraio si è tenuta la più grande mobilitazione per uno sciopero degli ultimi anni. Migliaia di persone, di lavoratori, di agricoltori, di partite Iva, studenti universitari e delle superiori, hanno riempito le strade di tutte le principali città del paese con la richiesta principale quella di ritirare la proposta di legge del governo Syriza-Anel sul sistema di protezione sociale.
Questa legge è stata nominata "legge ghigliottina", poiché riduce pensioni, aumenta la contribuzione alla sicurezza sociale dei lavoratori, riduce la spesa pubblica sulla sanità e sullo stato sociale e aumenta l'età di pensionamento.
Le manifestazioni per lo sciopero del Pame, insieme con le forze dell'alleanza sociale popolare, sono state quelle maggiormente di massa di tutto il paese. Le altre componenti di questa alleanza sono: il Pasy (Alleanza militante di tutti gli agricoltori), il Paseve (Il Fronte nazionale anti monopolistico), le forze del Mas (Fronte di lotta studentesca), l'Oge (La Federazione delle donne greche). Gli agricoltori hanno preso parte alle manifestazioni dei lavoratori con i loro trattori, per simboleggiare la lotta comune della classe lavoratrice insieme ai poveri e ai piccoli agricoltori.
Migliaia di lavoratori di tutto il paese hanno lottato la mattina davanti alle fabbriche per difendere lo sciopero davanti alle fabbriche, ai negozi, ai servizi, ai porti contro l'apparato spezza-scioperi dei padroni. Le industrie e i servizi sono stati costretti a chiudere in tutto il paese.
La manifestazione del Pame ad Atene è stata enorme. È passata davanti al Parlamento. Quando la testa del corteo arrivava alle Colonne di Zeus Olimpico, la coda era ancora in Piazza Omonia, riempendo le vie centrali per una distanza di oltre 3 chilometri. È stata una mobilitazione di massa, che secondo tutte le stime è stata 4 volte più grande delle altre manifestazione organizzate dalle leaderships conpromesse dei sindacati GSEE e ADEDY insieme a gruppi socialdemocratici e di estrema sinistra, e dai cosiddetti gruppi antiautoritati, che alla fine si sono scontrati con la polizia creando piccoli incidenti.
L'oratore della manifestazione centrale del Pame è stato Perro, membro della Segreteria Esecutiva del Pame, che ha attaccato il piano del governo Syriza-Anel, l'Unione Europea e il grande capitale, sottolineando che "Il grande capitale non si arrenderà nel perseguimento dei suoi interessi! Hanno un interesse immediato e vitale nello smantellamento della Sicurezza Sociale. Le misure significano nuova ricchezza e un aumento della profittabilità per loro. Per noi, significano ancora maggiore miseria, povertà e una vita senza diritti, senza una minima copertura sanitaria e del welfare! Abbiamo il potere di fermarli! Abbiamo il potere di aumentare la lotta, così che questi sbattano contro un muro indistruttibile creato dal popolo e da un fronte solido di lotta che non sarà diviso"
Christos Pasoulas, della segreteria nazionale del PASY e Valentin Pacho, Segretario aggiunto della Federazione Mondiale dei Sindacati hanno parlato alla manifestazione.
Dichiarazione della Segretario Generale del Comitato Centrale del KKE
Il Segretario Generale del Comitato Centrale del KKE Dimitris Koutsoumpas ha partecipato allo sciopero del Pame di Atene e ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Il grande successo dello sciopero generale, le grandi manifestazione nelle città di tutto il paese, lo spezzone militante degli agricoltori, la partecipazione di centinaia di migliaia di partite iva, di professionisti, di scienziati, di giovani, di donne delle famiglie popolari invia un messaggio: questa situazione non può continuare.
La mostruosa proposta di legge che distrugge il sistema di sicurezza sociale deve essere ritirata immediatamente. Le leggi antipopolari e contro i lavoratori devono essere abolite. Aumenteremo e continueremo il conflitto fino alla vittoria finale. Con l'unità della classe lavoratrice, con i lavoratori in prima linea, con l'Alleanza sociale del popolo di tutti i lavoratori di ogni settore. Con un orientamento contro i monopoli che ci sfruttano, contro il sistema capitalistico che rovina ulteriormente le vite dei lavoratori. Dobbiamo prendere le cose in mano nostra."
Dichiarazione del Pame
Nella sua dichiarazione dopo lo sciopero, il Pame invoca lotte più militanti e più dinamiche, con forme più avanzate, per un aumento del numero di mobilitazioni, con assemblee generali nei posti di lavoro, con l'interruzione del lavoro, con scioperi settoriali. Deve esserci una lotta in ogni settore, ogni sindacato deve prendere la decisione di costruire un nuovo e ancora più grande sciopero di massa così che non oseranno mettere ai voti in Parlamento il progetto di legge.
Come afferma la dichiarazione:
"Lo sciopero di oggi è stato speciale. Mostra chiaramente che senza i lavoratori nulla può funzionare. Nessuna officina, nessuna impresa agricola, nessun negozio, nessun porto, nessun treno, nessuna forma di trasporto. Quando i lavoratori fermano la produzione, il paese si blocca!
Il grande successo dello sciopero di oggi, i cortei di massa in ogni città, gli spezzoni militanti degli agricoltori di tutta la Grecia, le strade sommerse di gente, mostrano il potenziale che esiste oggi per bloccare il nuovo crimine del Governo contro la Sicurezza Sociale, e per avanzare nuove richieste.
Lo sciopero di oggi mostra la grande arma nelle mani dei lavoratori: l'alleanza dei lavoratori, delle partiti iva, degli agricoltori poveri, delle donne e dei giovani. Il successo dello sciopero generale di oggi mostra la forza dell'alleanza popolare, quanto è importante la sua formazione e il suo rafforzamento, con domande e slogan che colpiscono al cuore quelli che si arricchiscono oggi a nostre spese, i nostri sfruttatori, i monopoli, i grandi padroni, l'Unione Europea e i loro governi.
La classe lavoratrice e i ceti popolari possono vivere come meritano. Per questa ragione non dobbiamo arretrare di un centimetro dallo slogan "la legge ghigliottina non deve passare", dalla richiesta che questo mostruoso progetto di legge che smantella e seppellisce la sicurezza sociale sia ritirato.
Il Pame invita a lotte ancora più militanti e potenti, nelle forme più avanzate! Possiamo fermare questo crimine!
Devono sentire ogni giorno la nostra presenza, in ogni posto di lavoro, in ogni settore, scuola, università, in ogni quartiere, ovunque!
Questa non è la fine! È l'inizio!"
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