Τρίτη 9 Φεβρουαρίου 2016

Strage di migranti: ennesimo naufragio nel Mar Egeo.


MIGRANTIEnnesima tragedia nel Mar Egeo, proprio nel giorno della visita della CancellieraAngela Merkel ad Ankara e dell'incontro con il premier turco Ahmet Davutoglu. Inizialmente le autorità turche avevano parlato di due naufragi nei quali sarebbero annegate complessivamente 33 persone.


Con il passare delle ore la situazione si è fatta via via più chiara e le autorità turche hanno rivisto il numero delle vittime: sono 24, di un unico naufragio e 11 di queste sono bambini. I migranti hanno perso la vita a largo di Edremit nella provincia turca di Balikesir a nord di Smirne. La barca era diretta all'isola greca di Lesbo. Bisognerà però attendere ancora per il bilancio definitivo, risultano infatti disperse diverse persone.
Intanto arrivano le dichiarazioni di monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes all'agenzia AGI: "È ancora morte nel Mar Egeo, nel Mediterraneo. E sono ancora i bambini le vittime innocenti. Famiglie divise, famiglie spezzate. All'indignazione - continua monsignor Perego - occorre far seguire realmente una nuova operazione Mare nostrum che, non solo arrivi a salvare in mare le persone che sono messi da trafficanti senza scrupolo sui barconi improvvisati e sui gommoni, ma giunga con le navi della flotta delle Marina dei diversi Paesi europei sulle coste da dove partono i migranti forzati (oggi in particolare in Libia e in Turchia) per proteggere e accompagnare almeno le persone più fragili e deboli: le donne, le famiglie con bambini, i minori non accompagnati. Sarebbe uno scatto di umanità e di civiltà europea. Sarebbe il primo segno di una lotta efficace contro la tratta, in questo giorno che Papa Francesco ha voluto nel segno della preghiera e della riflessione contro la tratta, nella memoria di santa Bakhita, la schiava sudanese liberata e accolta in Italia".

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