Σάββατο 30 Μαΐου 2020

Intervento sulla diatriba apertasi in seguito alla pubblicazione, da parte del governo ellenico, dell’elenco di 29 Stati, i cui cittadini potranno recarsi in Grecia a partire dal 15 giugno, elenco che esclude, fra l’altro, l’Italia.

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Quale Presidente della Società Filellenica Italiana, associazione che a livello nazionale riunisce italiani amici della Grecia, reputo opportuno intervenire sulla diatriba apertasi in seguito alla pubblicazione, da parte del governo ellenico, dell’elenco di 29 Stati, i cui cittadini potranno recarsi in Grecia a partire dal 15 giugno, elenco che esclude, fra l’altro, l’Italia.

Fra le reazioni ufficiali che questa esclusione ha provocato, vanno segnalate quella del governatore del Veneto Luca Zaia, per il quale “la Grecia nei confronti dell’Italia ha avuto un comportamento assolutamente riprovevole”; e quella del Ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, il quale avrebbe scritto su Facebook “Niente black list, pretendiamo rispetto”, annunciando che il 9 giugno volerà ad Atene.
Ebbene reputo disdicevoli e assolutamente censurabili queste reazioni immotivate e irresponsabili di esponenti di spicco delle istituzioni italiane.
La Grecia è stata messa in ginocchio dalle politiche di austerity volute anche dall’Unione Europea (alle quali l’Italia non si è saputa opporre) ed oggi ha un sistema sanitario fragile, in larga misura impreparato a fronteggiare l’emergenza Covid. Solo la lungimiranza dei Suoi governanti, che hanno assunto con tempestività forme severe di distanziamento sociale, ha in larga misura preservato questo Paese dalla tragica sorte che ha colpito l’Italia e altri Paesi dell’Europa e del Mondo.
E’ quindi assolutamente condivisibile la decisione assunta dalle Autorità elleniche, dopo aver esaminato i dati epidemiologici di ogni Nazione, di escludere almeno fino al primo luglio quanti provengono dal suolo italiano.
Gli italiani non devono sentirsi minimamente discriminati: il Popolo greco ha un profondo legame di affetto nei confronti dell’Italia, che manifesta continuamente; ed ha dimostrato anche in questi mesi ed in vario modo il suo profondo sentimento di vicinanza all’Italia, gravemente colpita dall’epidemia.
Ma anche un figlio o un fratello deve comprendere e condividere la scelta di un proprio stretto congiunto di essere prudente e mantenere distanziamento sociale rispetto a chi proviene da zone gravemente colpite dal virus, come sta ancora avvenendo nel nostro Paese.
Pertanto, chi ama la Grecia quest’anno – se a luglio lo scenario non dovesse cambiare - lo farà a distanza, nel rispetto del Popolo greco e delle legittime decisioni delle sue Autorità. Peraltro, noi italiani lo sappiamo bene… la lontananza fa dimenticare chi non s’ama.


Marco Galdi
Comunità Ellenica dello Stretto - CEDS - Ελληνική Κοινότητα του Στενού

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