Τρίτη 21 Νοεμβρίου 2017

Ponte dell'Immacolata = perché andare in Grecia è un'ottima idea

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Mykonos a dicembre vi suona male? Peccato: l’8, il 9 ed il 10 dicembre le isole greche sono ancor più rigeneranti che d'estate.

di Paola D'Emilio - 19 Novembre 2017

Siccome sappiamo che la Grecia, per molti, è oramai sinonimo di una patologia tra l’innocuo e l’ossessivo che si avvicina al Mal d'Africa, cogliamo l'occasione del Ponte della Immacolata per convincervi che sì, si-può-fare! Si può andare in Grecia anche d'inverno, momento clou in cui si manifesta questo disturbo. Un disturbo, il mal di Grecia che, d'estate, non richiede un “medico specializzato” per essere lenito (basta scegliersi una qualsiasi isola dell'Egeo) ma che, in autunno e in inverno, deve essere trattato da veri e propri esperti. 

Ecco che per dare risposte mirate atte a curare in modo scientifico il pernicioso male abbiamo interpellato tre “medici specializzati” che vi suggeriranno perché e dove andare in occasione del ponte dell’Immacolata. Vediamoli: Beyond Athens – agenzia di Atene focalizzata in soggiorni esperienziali e autentici nella capitale; Kalimera la Vera Grecia – agenzia che tratta la sola Grecia e My Greek Salad – non un’agenzia, questa volta, ma una community che su Facebook è un vero centro di cura per circa 10k malati di Grecia.

Ecco i 5 i place to be che, in occasione del ponte di Sant’Ambrogio, placheranno il vostro mal di Grecia:

1 - Atene la bistrattata: la capitale della Grecia è spesso sottovalutata. Vista quasi ed esclusivamente quale aeroporto di scalo per volare sulle isole, può regalare invece inaspettate sorprese. A confermarlo è Andrea Kallinis, italo-greco fondatore di Beyond Athens, che ci conferma la bellezza di questa città dando alcune dritte di assoluta nicchia: per cibo greco verace e musica tradizionale dal vivo imperdibile Kallipateira, che si trova a due passi dalla frequentatissima piazza (nonché fermata metro) di Monastiraki; per musica dal vivo jazz e blues la tappa d’obbligo è To Kelari; per esperienze culinarie più moderne e raffinate, invece, ecco che Aleria, Vassilenas, Simul e Vezene stupiranno il vostro palato senza prosciugare il vostro portafoglio. Abbandonato il tema music & food guardiamo alla cultura. Di giorno lasciatevi sorprendere da uno dei musei "minori" Ghikas, di Arte Cicladica e di Arte Bizantina chicche assolute che in pochi conoscono. Ma se volete fare ancora di più dovete addentrarvi a fondo nella vita ateniese e, per farlo, mettete in agenda questi due indirizzi: Six Dogs e SGT. Last but not least: è più che probabile che di giorno, anche se è dicembre, possiate andare in giro in maglietta. O magari con il piumino.


2 - Salonicco la concorrente: la rivalità tra Atene e Salonicco è cosa ben nota e, per i Greci che conoscono a fondo l’Italia, il paragonano nasce spontaneo. Atene e Salonicco si odiano sottopelle al pari di Milano e Roma. Ma lasciamo perdere i gossip e visitiamo virtualmente la città grazie ai suggerimenti di Kalimera la Vera Grecia. Salonicco è caratterizzata da un centro animato, una pittoresca parte vecchia, belle chiese bizantine, un interessante museo archeologico e installazioni di arte moderna che abbelliscono le strade. L’Arco più celebre è l’Arco di Galerio. E se queste vi sembrano motivazioni sufficienti per volare a Salonicco, sappiate allora che anche i dintorni hanno un loro perché. Basta noleggiare una macchina per scoprire la città natale di Alessandro il Grande, Pella, ed un museo locale che espone pavimenti decorati a mosaico di rara fattura emersi durante gli scavi; Edessa, con il suo parco e le sue famose cascate, ideale per chi ama la natura; Vergina, antica capitale del regno Macedone, oggi sede di uno dei musei più belli della Grecia. Qui potrete rendere omaggio alla tomba reale di Filippo II, padre di Alessandro il Grande. Ma non è finita… se il bel tempo vi assiste potete raggiungere in un’ora circa la penisola Calcidica. Fare il bagno probabilmente non sarà possibile, ma sdraiarsi al sole davanti ad un mare cristallino assolutamente sì. Oltre a ciò, dalla cittadina di Ouranoupoli, vi potrete imbarcare per una crociera che, dal mare, vi svelerà il Monte Athos con i suoi bellissimi Monasteri. Entrare in questa Repubblica Monastica è assolutamente proibito alle donne e abbastanza difficile per gli uomini. Solo 10 pellegrini sono ammessi quotidianamente e, per poter entrare, è necessario chiedere un permesso con mesi di anticipo. Accontentatevi, quindi, di vederli da lontano.

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3 - Nafplio la prima capitale della Grecia libera: Nafplio è a qualche ora da Atene ed è una tra le più belle città del Peloponneso. Si trova nel Golfo di Argolide e, nonostante sia piccola, è stata la prima capitale della Grecia “libera”. La città vecchia ha viuzze strette, di evidente impronta veneziana, ed è dominata dal castello di Palamidi. E’ talmente suggestiva da aver stregato, in  passato, Austen Kark (noto giornalista e direttore del BBC World Service) che scelse di comprarci una casa da ristrutturare. Scelta tra lo sciagurato ed il rocambolesco che lo scrittore ha descritto in un bel libro intitolato Attic in Greece. Ma torniamo ai giorni nostri e segnaliamo, grazie all’aiuto di Kalimera la vera Grecia, l’edificio veneziano dell’”Arsenale”, sede del Museo Archeologico, o l'antica fortezza sull'isolotto di Bourtzi situato proprio di fronte al porto.Vicinissima a Nafplio si trova Micene: la città di Agamennone con il suo splendido sito archeologico in cui poter ammirare la porta dei Leoni che, probabilmente, ricordate dalla scuola e dai libri di storia dell'arte.

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4 - Monemvasia la pace assoluta: città fortezza; segreto nascosto; villaggio del Peloponneso; borgo bizantino fondato nel VI secolo e divenuto, nel corso della sua storia, un porto di importanza strategica per poi essere completamente abbandonato a se stesso e “decadere”. Ma la rinascita c’è stata, a partire dagli anni Ottanta, ed un’attenta opera di restauro ha riportato in vita uno dei luoghi più magici ed ammalianti della Grecia. A confermarlo sono My Greek Salad e la sua community che ci spiegano quanto fuori dal tempo sia questo luogo. Oggi è un’isolotto collegato alla terra ferma da un piccolo ponte artificiale il cui unico accesso è rappresentato da una sola porta protetta da alte mura che cingono tutta la cittadina di Monemvasia che, come detto, in epoca passata era un fortino inespugnabile. E cosa si scopre varcata la soglia? Un dedalo di stradine medioevali; palazzine a due piani rigorosamente in pietra; il kastro che dall’alto domina il mare e la chiesa di Aghios Sophia venerata al pari di una novella dea. Quest’ultima, Aghios Sophia, rappresenta la “ciliegina sulla torta”: un immenso ulivo secolare al suo fianco; una vista immensa sul Mare Egeo; la sensazione che lì, davvero, il tempo si sia fermato. Ma anche la “città bassa” svela un fascino difficilmente descrivibile a parole e che potete assaporare al meglio pernottando al Malvasia Traditional Hotel; sorseggiando un calice di vino al Malvasia Café e cenando o pranzando al Matoula. Ma perché si ripete il nome Malvasia se l’isolotto si chiama Monemvasia? Perché la Malvasia, intesa come vino, viene da qui!


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5 - Mykonos il fascino dell’isola greca in bassa stagione: se non siete mai stati in un’isola greca in bassa stagione sappiate che vi siete persi qualche cosa. Ciò è ancora più vero se l’isola si chiama Mykonos e se l’isola, in estate, viene letteralmente presa d’assalto da turisti che giungono da ogni angolo del globo. I ritmi siga siga si perdono; i locali sono sclerati da orari di lavoro mostruosi; capre e muli – se possono – si nascondono. Ma con l’autunno e l’inverno tutto si placa e Mykonos, sì anche lei, torna ad essere un’isola dallo spirito 100% greco! A visitarla sono appassionati di hiking che si godono paesaggi lenti, i mulini girano con il vento invernale e il paesaggio inizia a rifiorire grazie alla pioggia che finalmente torna. 

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E dato che probabilmente a temperatura dell’acqua vi dissuaderà dal voler restare tutto il giorno in spiaggia ecco che vi verrà voglia di visitare l’Isola sacra di Delos con la sua celebre Terrazza dei Leoni. Sapete che Cicladi deriva da kyklos (cerchio)? Ed il cerchio erano, secondo la tradizione, le 56 isole al cui centro si trovava la più importante tra esse: Delos.  Nota finale: dovrete accontentarvi, o godervi, uni’isola in cui la maggioranza di negozi e ristoranti è chiusa ma questo, lo ripete anche Kalimera la vera Grecia, è proprio il bello della bassa stagione!

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