Dopo gli incidenti e il brutto striscione inneggiante alla strage di Srebrenica, il Governo e la Federcalcio della Grecia si sono scusati con la Bosnia.
Scuse ufficiali da parte del Governo e della Federcalcio greci per il terribile striscione apparso domenica sera allo stadio Georgios Karaiskakis di Atene e inneggiante al massacro di Srebrenica.
La partita fra i padroni di casa della Grecia e la Bosnia, valevole per il Gruppo H europeo di Qualificazione ai Mondiali 2018, è stata sospesa per diversi minuti per il lancio di bengala da parte di entrambe le tifoserie sul terreno di gioco.
E sugli incidenti è arrivata ferma la condanna da parte greca. Ma il motivo delle scuse alla Bosnia è diverso, appunto l'orrido striscione esposto da alcuni tifosi e riferito alla purtroppo celebre strage.
Nel massacro di Srebrenica, nel 1995, operato dai serbi bosniaci, persero la vita circa 8 mila persone, per lo più musulmani, in quello che ha rappresentato uno dei peggiori crimini di guerra della storia dell'umanità.
'Noz, zica, Srebrenica', recitava lo striscione esposto dagli ultras greci nello stadio ateniese, riportando lo slogan dei nazionalisti serbi inneggiante al massacro. Da cui le accorate e pronte scuse del Governo greco e della Federcalcio ellenico alla Bosnia.
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