Τετάρτη 26 Αυγούστου 2020

VEDREMO UNA GUERRA FRA TURCHIA E GRECIA… e Di Maio ci fa schierare con Erdogan?

Arriveremo alla guerra guerreggiata fra Turchia e Grecia? I segnali non sono di certo rassicuranti: le forze armate greche sono in massima allerta su terra, mare e aria, e monitorano da vicino i movimenti turchi nel Mediterraneo orientale.

Dopo che la Turchia il mese scorso ha ripreso la prospezione di petrolio e gas in un’area che si sovrappone alla piattaforma continentale greca, la Grecia ha dispiegato navi da guerra tra le isole di Cipro e Creta. Da allora, le tensioni sono aumentate tra Turchia e Grecia.

Si pensava che la scoperta di giacimenti di gas nel Mar Nero, in  Zona economica turca non contestata, avrebbe rallentato o arrestato l’escalation di Erdogan nel mediterraneo, soprattutto al largo di Castelrosso, ma questo non è avvenuto. Proprio ieri c’è stato l’ennesimo speronamento sfiorato fra navi della guardia costiera turca e greca, indice di una tensione che non si allenta.

Un accordo marittimo firmato il 6 agosto ha stabilito il confine del Mar Mediterraneo tra Egitto e Grecia. Ha inoltre delimitato una zona economica esclusiva (ZEE) per i diritti di perforazione di petrolio e gas. La mossa egiziano-greca, che coinvolge anche Cipro e, indirettamente l’Unione Europea,  è stata ampiamente vista come una risposta a un accordo controverso tra la Turchia e l’amministrazione libica di Tripoli, nel quale Erdogan ed il suo fantoccio di Tripoli si dividevano il mar Mediterraneo ignorando il fatto che, fra loro , ci fossero le isole greche.

Nel frattempo, la Turchia ha sistematicamente violato le acque territoriali di Cipro e Grecia. A maggio, i ministri degli esteri di Egitto, Francia, Cipro, Grecia e Emirati Arabi Uniti hanno emesso una dichiarazione congiunta “che denuncia le attività illegali turche in corso nella zona economica esclusiva cipriota e nelle sue acque territoriali, in quanto rappresentano una chiara violazione del diritto internazionale, come indicato nella Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare “. Notiamo che Egitto ed EAU appoggiano in Libia il generale Haftar, oppositore di Sarraj, e che la francia ha perfino inviato aerei in assistenza alle forze armate greche.

Perfino quel verme militare che è la UE si è mossa: il 15 maggio, l’Unione Europea ha annunciato di “condannare l’escalation delle violazioni dello spazio aereo nazionale greco da parte della Turchia, compresi i sorvoli di aree abitate e mare territoriale, in violazione del diritto internazionale”. Questo  non ha fermato le violazioni da parte della Turchia. Il 5 agosto, ad esempio, otto aeroplani militari turchi hanno effettuato un totale di 33 violazioni dello spazio aereo nazionale della Grecia nel corso di un giorno, hanno detto le autorità militari greche.

Dopo l’accordo tra Grecia ed Egitto, la Turchia ha nuovamente schierato una nave di ricerca sismica per cercare potenziali riserve di petrolio e gas all’interno della piattaforma continentale della Grecia. La Grecia ha nuovamente posto le sue forze armate in massima allerta. Le navi da guerra sono state  inviate nel punto tra Creta e Cipro, chiedendo il ritiro del mezzo turco.

Perchè Erdogan continua ad esercitare questa pressione militare pericolosissima su Grecia ed Egitto? Semplice, perchè spera che intervenga il suo maggior alleato attuale in occidente, la Germania della Signora Merkel. La sua speranza è che Berlino obblighi la Grecia a “Vendere” una fetta della sua sovranità marittima ad Ankara, sotto la spinta di pressioni di carattere economico e politico. Del resto la minoranza turca in Germania è tale da poter fare f orti pressioni sul governo e perfino causare dei gravi problemi di ordine pubblico. Peccato che gli USA e la Francia abbiano preso una posizione nettamente pro Atene che verrebbe a mettere in grave difficoltà una Merkel già alle strette per il problema del Nord Stream 2. 

Cosa fa l’Italia di Di Maio? La stessa che ora riceve in incontri segreti la Cina di Xi Jinping? Semplice, cerca di fare la furba dopo aver appoggiato la Turchia. in Libia l’umiliazione è stata cocente, con il nostro ospedale militare obbligato a lasciare Misurata, ceduta come base militare da Sarraj a Erdogan. Uno sfratto che sarebbe ridciolo se non fosse vergognoso per la sottomissione evidente di Di Maio al sultano turco. Quindi mentre la Francia invia aerei e mezzi navali ad appoggiare la Grecia noi, con grande senso di tempismo mandiamo il cacciatorpediniere Durand De La Penne ad addestrare la Marina Turca in esercitazioni. Un tempismo perfetto che rischia di vederci ancora più schierati contro i nostri alleati occidentali e contro gli USA. L’ennesimo colpo di genio di un governo con Fez in testa…

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