Σάββατο 15 Αυγούστου 2020

Lettera scritta da una italiana residente in Grecia

"Gentile Selvaggia,
vivo in Grecia ormai da quasi quindici anni e faccio la traduttrice.
Ho appreso stamattina che alcune regioni tra le quali anche la Puglia hanno reso obbligatorio il tampone per chi rientra da Grecia, Spagna e Croazia. Ho letto inoltre alcune dichiarazioni di studenti venuti a Corfù che hanno lamentato il fatto che sull’isola nessuno indossasse la mascherina e pertanto sentendosi come dei pesci fuor d’acqua hanno deciso di non indossarla.
Adesso mi permetta di raccontarle come sono andate le cose qui da noi.
La Grecia ha seguito l’evoluzione della pandemia guardando sempre all’Italia e adottando le stesse misure. Il nove marzo si sono registrati 11 casi di Covid e il dieci marzo il Ministro della Salute ha chiuso scuole e università, è seguito il divieto totale di circolazione. Il 21 aprile in piena pandemia si sono registrati 156 nuovi casi ed è stato il numero più alto fino al 9 di agosto quando di casi se ne sono registrati 203.
Ecco vedi, in Grecia il Covid abbiamo cercato di combatterlo e abbiamo evitato il peggio, ci siamo chiusi anche noi in casa, abbiamo chiuso le nostre attività per quasi tre mesi. Il danno economico su un paese che aveva già i suoi problemi è stato enorme e se ne parla troppo poco. Poi il lock down è finito, piano piano abbiamo riaperto prima al turismo interno, poi a quello estero. E poi succede però che l’Italia non è tra i 29 paesi considerati sicuri e allora si scatena un putiferio con le dichiarazioni del Ministro Di Maio che pretende “rispetto” e bacchetta Atene, come se tutti gli Italiani sarebbero dovuti venire per forza in Grecia in vacanza e soprattutto da giugno. E guarda guarda, poche ore dopo via le limitazioni per gli Italiani. E poi gli Italiani arrivano e poi se vanno via e poi scoprono che si sono ammalati.
Adesso quello che io mi chiedo è, siamo sicuri che il Covid se lo siano preso nei posti di vacanza e che non se lo siano portato dietro da casa loro? E se invece se lo sono preso in aeroporto o in aereo? E perché i controlli si fanno al ritorno e non alla partenza? E se invece di esserselo preso ce lo abbiano portato qua in Grecia?
Adesso qui da noi sono tornate le misure restrittive, i locali hanno l’obbligo di chiudere alle 24.00 e non sappiamo cosa altro ci aspetta. Il fatto è che se la situazione ci sfugge di mano ci salveremo in pochi perché il sistema sanitario non potrà far fronte alla situazione. Nel frattempo le terapie intensive hanno cominciato a riempirsi e chissà come andrà a finire.
Però la colpa è sempre degli altri…
Grazie mille e buona estate.
M.
Fonte: Facebook

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