© foto di Daniele Buffa/Image Sport
"Giulio Gallera dichiara il 12 agosto che il governo ha colto quanto suggerito da regione e ora verranno controllati tutti quelli chi arrivano dai paesi più a rischio .
Bene ottima intuizione , ma allora perché poi la regione non è capace di rispondere se addirittura lo aveva anche suggerito? Viene dichiarato che a Malpensa arrivano 8000 persone al giorno dalle zone a rischio, un. Impegno molto elevato, una organizzazione complessa che rischia di causare disagio e ore di attesa dei viaggiatori dei test/tamponi. La cosa più logica è quindi che davvero si organizzi con ATS il test entro 48h . Ma perché non sono organizzati? ATS non è in grado di richiamare e prenotare i test/ramponi entro le 48h Esiste un numero solo per la sola ATS Milano, troppo poco. Viene anche sospesa attività di due drive trough (postazioni tende) che Ats aveva utilizzato nelle differenti sedi Varese e Malpensa per l’esecuzione di tamponi in modalità “drive through”. Viene dichiarato da assessore che ATS non è in grado di fare più di 5000 tamponi al giorno, ma se riuscivamo a farne 10.000 nel periodo più caldo , come mai oggi non più? Ancora una volta il fanalino di coda è la Lombardia .. Si sta ancora una volta agevolando i laboratori privati e spingendo all’auto controllo?". Così dichiarano Elisabetta Strada consigliere regionale Lombardi Civici Europeisti e Marco Fumagalli Alleanza Civica
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