La penisola di Mani: il sud ovest
Questa volta il post copre una distanza molto breve, ma con dei punti interessanti da visitare come il paese Vathia, il migliore in assoluto da visitare sia come posizione che come stato di ristrutturazione, Mundanistika sulla cresta della montagna e Gerolimenas, con il suo mare splendido.
Ci lasciamo alle spalle Capo Tenaro e cominciamo la risalita verso nord, seguendo la costa occidentale della penisola di Mani. Dopo pochi chilometri, superato Tsi si arriva a Vathia, un gioiellino da non perdere. A me è piaciuto così tanto che ho deciso di rimanerci a dormire per poterlo fotografare sia di sera che al mattino prestissimo. Sembra lo scenario di una fiaba… ed eccolo qua sotto in versione fiaba al tramonto, notturno e con la prima luce del mattino.
Ovviamente il paese merita una passeggiata all’interno dei suoi vicoli, soprattutto perchè è un piacere rendersi conto che non si tratta di una semplice attrazione turistica, ma di un paese abitato e piuttosto attivo.
Per la notte noi ci siamo fermati in questo spiazzo all’entrata del paese, con vista stupenda. [N 36.451838, E 22.467275]
Continuiamo verso nord seguendo la costa, fino a che vediamo sulla nostra destra sulla cresta della montagna spuntare delle case e non abbiamo resistito alla tentazione di arrivarci, pensando che la vista da là sopra doveva essere grandiosa…
La strada per arrivare a Mundanistika è un icubo lungo 6 chilometri. Strettissima con pochissimi allargamenti da poter utilizzare quando si incontra una macchina proveniente in senso contrario. Una volta arrivati però, la vista ripaga per lo stress della salita. Sotto il paese Liontaki visto da Mundanistika.
Torniamo sulla strada della costa e proseguiamo fino a Gerolimenas, un piccolo vilaggio sul mare, piuttosto turistico ed è facile capire il perchè
A Gerolimenas è possibile sostare nel parcheggio di fronte alla spiaggia.
[N 36.482461, E 22.399633]
La penisola di Mani: la costa occidentale
Ultimo post sulla penisola di Mani, ancora mare, una visita a Areopoli, la città più importante della penisola e un paio di punti sosta ideali per pernottare… ah, c’è anche un castello! 🙂
Il giro della penisola sta per finire, arriviamo alle grotte di Diro, ma c’è un sacco di gente e tutto sommato non mi interessa più di tanto, farmi la fila per pagare 12€ a testa per una visita fatta male proprio non mi va. Da intendersi, le grotte sono bellissime e la visita con la barca è suggestiva, l’avevo fatto anni fa, ma è risaputo che il personale è scortese e che gli accompagnatori spiegano poco o niente dando l’impressione di aver fretta di finire…
Così preferisco andare a rilassarmi sulla magnifica spiaggia dopo le grotte, che si rivela essere un ottimo punto sosta e infatti ci incontriamo altri camper [N 36.641565, E 22.383318]
La particolarità di questa spiaggia sono i pietroni bianchi enormi che rendono difficile entrare in mare, per questo sono stati fatti dei corridoi per facilitare l’accesso. Una volta superati i ciotoloni ci si ritrova a camminare sulla sabbia…
Prossima fermata Areopoli, città storica di grande importanza per i greci. Da qui infatti è cominciata l’insurrezione contro i Turchi nel 1821 guidata da Petrobeis Mavromichalis. La cittadina è molto ben tenuta e addirittura i negozi sono in perfetto stile maniatiko. All’entrata del paese si trovano un paio di supermercati abbastanza ben forniti per fare qualche provvista.
Scendiamo verso il mare per trovare un posto per dormire e passiamo da Limeni, il porto di Areopolis. Il paesino è veramente una chicca, ma con il camper non c’è speranza di potercisi fermare. La strada centrale è cosi stretta che hanno dovuto farla diventare a senso unico.
Tiriamo dritto e ci fermiamo a Neo Oitilo, dei cartelli indicano che c’è un parcheggio gratuito per camper, facciamo un giro su e giù per il paese e alla fine preferisco fermarmi sul mare, al bordo della strada [N 36.693741, E 22.388800] Poco più tardi si ferma un altro camper italiano vicino e ci raccontano che è la seconda volta che ci vengono e che ci sono delle ottime taverne per il pesce sul lungo mare 😉
Al mattino prima di prendere la strada del ritorno verso Gythion decidiamo di andare a dare un’occhiata anche a Karavostasi, il paesino di fronte a Neo Oitilo. Scopriamo così un altro parcheggio gratuito [N 36.696085, E 22.378252], che però si trova in una posizione decisamente peggiore di quella dove abbiamo pernottato noi. Rimane comunque una opzione valida, dovesse essere pieno a Neo Oitilo 😉
E per concludere in bellezza, ci infiliamo per la stradina che porta a Ghytion passando per il castello di Kelefas [N 36.700838, E 22.396476], dopo aver scoperto la mia passione per i castelli, non me ne perdo più uno! 🙂 Per chi ha un’oretta da spendere, è una piacevole passeggiata con vista.
La penisola di Mani: la costa orientale
Comincia con questo post una breve serie dedicata alla penisola di Mani, detta anche Mani orientale o Mani Laconica. Una zona che sicuramente non va trascurata facendo un viaggio nel Peloponneso.
Una spiaggia tranquilla, non turistica, a circa 20 chilometri da Gythion, Kamares, è un ottimo punto per pernottare e per chi si sveglia presto, con una bellissima alba sul mare da gustarsi.
[N 36.679304, E 22.522364]
Proseguendo verso sud, la strada lungo la costa è spettacolare, ma non abbiamo trovato motivo per fermarci per quasi 40 chilometri, fino al paesino di Dimaristika, che è il primo annuncio che siamo entrati nella Mani vera e propria. Non solo le case sono costruite a mo’ di torri in pietra, ma addirittura i cimiteri! (foto sotto)
E infatti, dopo appena altri 4 chilometri si arriva a Lagia, uno dei paesi più rappresentativi dell’architettura di Mani e in parte ristrutturato. Qui vale la pena di fare un giretto per le viuzze dei diversi quartieri.
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου