Παρασκευή 17 Μαρτίου 2017

Grecia, pressioni Usa sul Fmi perché abbandoni Atene

Grecia, pressioni Usa sul Fmi perché abbandoni Atene


I Repubblicani del Congresso Usa stanno facendo pressioni perché il governo blocchi la partecipazione del Fmi al salvataggio della Grecia.


Potrebbe essere un'altra estate di fuoco quella che si appresta a vivere la Grecia. Al Congresso Usa le forze conservatrici stanno spingendo il presidente Donald Trump a bloccare la partecipazione del Fmi al piano di salvataggio della Grecia, per lasciare l'Unione europea da sola a far fronte agli aiuti. Lo rivela il Financial Times, secondo il quale queste spinte fanno leva sulla minaccia di Trump di tagliare di 650 milioni di dollari i finanziamenti dei prossimi tre anni di Washington agli istituti multilaterali, inclusa la Banca mondiale.
Bruxelles costretta a mettere mano al portafogli?
Se il Fondo monetario internazionale dovesse sfilarsi dal salvataggio di Atene per Bruxelles ci sarebbero solo due alternative: aumentare i prestiti o lasciare fallire il Paese. Nel primo caso gli stati europei dovrebbero concordare un nuovo stanziamento di risorse per mettere il governo Tsipras nelle condizioni di onorare i debiti con i creditori internazionali. Ma l'Europa non é mai stata cosí divisa e chiedere ai governi di mettere mano al portafogli, soprattutto in un periodo di elezioni, é cosa ardua. L'alternativa sarebbe lasciare fallire la Grecia con conseguenze nefaste per l'intera Unione, ipotesi che a Trump non dispiace affatto.
Svolta a destra dell'Amministrazione Usa
Trump ha anche nominato due economisti molto conservatori e critici nei confronti del Fmi e della Banca mondiale in due posti chiave del Tesoro Usa. In questo clima e mentre il neo segretario al Tesoro Usa, Steve Mnuchin vola in Germania per un G20 che si prevede molto duro, i repubblicani piu' conservatori al Congresso Usa, premono per costringere il Fmi a defilarsi dal piano di salvataggio della Grecia, senza il quale Atene rischia di precipitare in una nuova crisi questa estate.
I Tea party dietro alle pressioni sul Fmi
Secondo il Financial Times la mossa e' stata introdotta in un provvedimento presentato da Bill Huizenga, deputato repubblicano del Michigan ed esponente del Tea Party, l'ala dura del partito, grazie ai voti della quale e' stato eletto al Congresso nel 2011. La legge presentata da Hiuzenga impegna l'amministrazione Trump a opporsi alla partecipazione del Fmi al piano di salvataggio della Grecia e invita anche il governo di Washington a battersi contro l'ampliamento dei finanziamenti al Fondo e una ripartizione dei diritti di voto dentro l'istituto piu' conforme al peso delle varie economie, finche' la Grecia non abbia rimborsato i suoi debiti al Fmi. "Il Fmi - dice Huizenga - dovrebbe essere un creditore di ultima istanza, non la foglia di fico di prima istanza dei membri dell'Eurozona".

http://www.affaritaliani.it/affari-europei/grecia-pressioni-usa-sul-fmi-perche-abbandoni-atene-469258.html?ref=ig

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