È iniziato tutto negli anni '90 quando il made in China ha iniziato ad affluire sul mercato greco. Da allora le relazioni commerciali tra Atene e Pechino sono cresciute rapidamente.
Ultimamente il capitale cinese ha iniziato a riversarsi nell'economia greca, foraggiandola con 7,5 miliardi di euro.
"Gli investitori cinesi in Grecia sono interessati ai trasporti, all'energia verde, all'immobiliare, al turismo, al trasporto marittimo - spiega Nikos Giannidis, vicepresidente della Camera di commercio ellenico-cinese - il ruolo della Grecia è cruciale perché il porto del Pireo è il punto più vicino al Canale di Suez. Come ha detto il presidente cinese, questa è la "testa del Dragone" per la Via della seta. La Grecia ha anche le infrastrutture per garantire il trasferimento dei prodotti cinesi nel resto d'Europa. "
Quando si guarda agli investimenti cinesi in Grecia, si pensa prima di tutto al gruppo armatoriale cinese Cosco e al porto del Pireo. Sotto la gestione cinese, la capacità dello scalo è notevolmente migliorata e sono stati creati centinaia di nuovi posti di lavoro. Tuttavia, la comunità imprenditoriale del Pireo chiede maggiori "dividendi sociali".
"Naturalmente, siamo orgogliosi del fatto di essere ora il primo porto del Mediterraneo. Questo è a vantaggio della società e dell'economia locale. Ma - dice Vassilis Korkidis, presidente della Camera di Commercio del Pireo - vorremmo che fosse più evidente. La parola chiave che userei è "reciprocità". Abbiamo garantito le infrastrutture, la posizione geografica - che è molto importante per un'azienda cinese - e vorremmo un ritorno maggiore sulla società e sull'economia locale".
Il settore immobiliare è un altro campo appetibile. Più di 4.000 proprietà in Grecia sono passate di mano e sono ora nelle disponibilità dei cinesi. Numerosi immobili vengono successivamente affittati attraverso piattaforme di leasing a breve termine.
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