Il premier
del governo italiano, Giuseppe Conte, ha incontrato il suo omologo ellenico,
Kyriakos Mitsotakis.
26 NOVEMBRE 2019
L’incontro,
il quale si è tenuto martedì 26 novembre, è stato ufficializzato dal governo
italiano, il quale ha altresì annunciato che, nel corso del vertice, i due capi
dell’esecutivo hanno scambiato Memorandum d’Intesa in materia energetica,
economica e ambientale.
Il vertice,
ha dichiarato Conte, ha riguardato i punti in cui Italia e Grecia possono
sviluppare una proficua collaborazione. In primo luogo, i due leader hanno
discusso dell’Unione Europea, nel cui contesto spicca la condivisione
dell’emergenza migratoria. Parallelamente, nel quadro comunitario, i due Paesi
condividono anche le esigenze in materia economica, specie in riferimento al
livello di occupazione.
La
condivisione di tali temi con la Grecia, ha spiegato Conte, deriva dalla
centralità che riveste per entrambi i Paesi il Mediterraneo, il quale, per
essere caratterizzato da stabilità, richiede forte coesione nel blocco
comunitario, soprattutto in riferimento ai Paesi dell’Europa meridionale, le
quali devono affrontare problemi derivanti dalla presenza della frontiera Sud
del Mediterraneo.
La
principale sfida posta da tale frontiera riguarda il tema dell’immigrazione. In
tale ambito, i due Paesi si sono detti favorevoli a promuovere una gestione
europea del fenomeno migratorio.
A tale
riguardo, il premier greco ha dichiarato che la Grecia, essendo la frontiera
orientale dell’Europa, nonché Paese di primo sbarco, è particolarmente colpita
dal fenomeno migratorio, il quale ha visto nel 2019 un aumento nel numero di
arrivi superiore alle possibilità di accoglienza di cui dispone Atene.
Per tale
ragione, Mitsotakis ha ribadito l’importanza della dimensione europea del
fenomeno, il quale deve essere affrontato con un migliore rispetto dell’accordo
con la Turchia, secondo il quale Bruxelles ha inviato aiuti ad Ankara affinché
avviasse misure volte al contenimento delle partenze,
In materia
economica, i due primi ministri hanno concordato di incrementare la
collaborazione in materia energetica, nel settore delle infrastrutture e dei
trasporti, ma anche in quello edile e turistico, oltre che culturale.
In
particolare, per quanto riguarda l’ambito energetico, Italia e Grecia hanno
deciso di incrementare la collaborazione nel settore della distribuzione del
gas e dell’elettricità, tema sul quale è stato siglato un Memorandum d’intesa.
Tale settore richiama anche il tema della sicurezza energetica, in merito al
quale i due leader hanno deciso di incrementare la collaborazione.
Nello
specifico, il premier di Atene ha ricordato la questione riguardo le
trivellazioni condotte in acque nei dintorni di Cipro dalla Turchia, la quale
sostiene di agire in acque internazionali o della Repubblica turco-cipriota,
mentre Nicosia denuncia l’illecito di Ankara, la quale è accusata di agire
nella Zona Economica Esclusiva del governo greco-cipriota. Le trivellazioni da
parte della Tarchia avvengono a largo delle coste di Cipro, ricche di gas
naturale, risorsa che Nicosia già vende a Egitto e Israele, dallo scorso 3
maggio.
Su tale
questione, Mitsotakis ha dichiarato che la Turchia “calpesta il diritto
internazionale” agendo nelle acque territoriali di Cipro, dove, inoltre,
permane “l’occupazione turca” da 45 anni.
Su ciò,
Atene, ha sottolineato il premier greco, ha da sempre mantenuto una chiara
posizione, la quale supporta il rispetto del diritto internazionale e la
creazione di un territorio bidimensionale e con due comunità che coesistono.
Infine, i
due leader hanno avuto modo di discutere della questione balcanica e in
particolar modo dell’ingresso dei Paesi Balcani occidentali nell’Unione
Europea. Su ciò, entrambi i leader si sono detti concordi nel ribadire la
prospettiva europea dei Paesi balcanici, nel rispetto dell’impegno dimostrato
dagli stessi Paesi della regione.
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