Una grande mostra sui Longobardi del sud alla luce delle
recenti scoperte fatte in Sila dedicata alla memoria del professore Giuseppe
Roma: questa la proposta del soprintendente Abap per le province di Catanzaro,
Cosenza e Crotone Mario Pagano a margine della presentazione del volume
“Monasteri Italo-Greci (secoli VII-XI)” avvenuta lo scorso martedì
all’Università rendese e che è stata occasione per commemorare la figura del
docente Unical insieme a quella del bizantinista Filippo Burgarella.
“Era da tempo - ha affermato l’archeologo - che con il
professore Roma parlavamo della possibilità di realizzare questa esposizione.
Per la Calabria sarebbe un’occasione rilevante: la mostra, infatti, sarà
arricchita dalle mine di ferro rinvenute sulle sponde del lago Cecita e
rappresenterebbe una assoluta novità nel campo dell’archeologia medioevale”.
Il soprintendente, poi, ha dichiarato che: “è di prossima
uscita un articolo che ho dedicato al docente sulla rivista Temporis Signa”.
Roma e Burgarella sono stati ricordati anche dal
direttore del Dipartimento di studi umanistici Francesco Garritano, dal
professore Raffaele Perrelli e dall’assessore regionale Maria Francesca
Corigliano.
All’incontro, moderato dalla docente Adele Coscarella,
hanno preso parte Chiara Raimondo, presidente dell'Istituto di studi su
Cassiodoro e sul Medioevo in Calabria e Giuliano Volpe, presidente della
Consulta universitaria per le archeologie post-classiche.
Il volume che consta degli atti del convegno “Monachesimo
italo-greco (sec.VII-XI). Una lettura archeologica" tenutosi a Squillace
lo scorso marzo vanta anche il contributo del soprintendente Pagano con un
intervento sul Vivarium di Cassiodoro.
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