In libreria per La nave di Teseo il saggio di Riccardo
Dottori
(di Mauretta Capuano)(ANSA) - ROMA, 3 dic - Misteriosi,
enigmatici, malinconici. Sono sempre stati difficili da interpretare i quadri
di Giorgio de Chirico. Quei manichini, quelle piazze vuote, quelle statue con
le teste mozzate, soggetti per eccellenza delle opere dell'artista, ci appaiono
ora, nella nuova lettura di Riccardo Dottori, docente di ermeneutica a Tubinga,
in una luce diversa, che ci mostra come il loro fascino venga innanzitutto dal
riprodurre in pittura l'unità di filosofia e poesia insegnata da Nietzsche. Il
volume 'Giorgio de Chirico. Immagini metafisiche', che arriva in libreria per
La Nave di Teseo a quarant'anni dalla morte del grande pittore della
Metafisica, accompagnato da alcune immagini delle sue opere, è un'approfondita
esplorazione di oltre 550 pagine, della poetica e del mondo dell'artista,
compreso il ritorno al classico. "I suoi quadri sono enigmi, come vengono
appunto chiamati dallo stesso pittore" ci ricorda Dottori che sottolinea
come l'immagine del nulla cosmico stenda "su tutto un velo inquietante di
angosciosa malinconia, così che le immagini enigmatiche divengono immagini
metafisiche".
Per capire la pittura di de Chirico, i messaggi filosofici di matrice schopenhaueriana e nietzschiana all'interno della sua opera, Dottori parte dalle esperienze della vita dell'artista: essere nato nel 1888 da genitori italiani in Grecia, culla dello spirito classico e mediterraneo, studiare a Monaco, vivere a Parigi tornando in diverse riprese in Italia.
E, il "saper
guardare" a cui invita il libro "non deriva dal sapere dell'esperto o
dalla conoscenza dello storico dell'arte, ma dalla nostra volontà di andare al
fondo dell'opera, o di dialogare con essa, nel senso di poter rispondere alle
domande che essa ci pone o di far sì che essa risponda alle domande che noi le
poniamo". Un compito non facile, neppure questo, ma affascinante.
Realizzato in
collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, il volume offre una
minuziosa indagine semiotica dei quadri e una approfondita ricostruzione
storica delle fonti filosofiche del pittore, che sono prima Schopenhauer e poi
fondamentalmente Nietzsche. "Questo libro fornisce irrefutabilmente un
contributo scientifico che servirà da ulteriore strumento di analisi delle
opere artistiche ma anche letterarie del Maestro" sottolinea nella
prefazione Paolo Picozza, presidente della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico
che sottolinea come "per quanti siano stati gli autori che hanno provato a
interpretare le sue opere ben pochi ci sono riusciti".
In questo
viaggio, corredato da un ricco apparato di note, pieno di sorprese e
rivelazioni - tra cui il ritrovamento di un documento che conferma la lettura
de 'La nascita della tragedia' di Nietzsche, oltre che di 'Così parlò Zarathustra',
che si considera all'origine della sua grande arte - emerge soprattutto come
con De Chirico ci si renda conto "di quanto legati e vicini siano l'opera
d'arte e il pensare".
RICCARDO DOTTORI, GIORGIO DE CHIRICO, IMMAGINI METAFISICHE (LA NAVE DI TESEO, PP 558, EURO 30).
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