Messina:
Forte Cavalli nelle rete Euro-Mediterranea dei forti
24 dicembre 2018 | Serena Guzzone
Si rinsalda
la sinergia tra Messina e Marco Polo System, fondatore del Network
euro-mediterraneo delle fortificazioni, con l’adesione alla Carta di Corfù. Il
Museo Storico di Forte Cavalli firma la Carta di Corfù ed entra nel Network. Il
Parco Museo “Forte Cavalli” fa parte della rete internazionale “Forti che
Uniscono – FARO per i Forti” e sottoscrive la Carta di Corfù per la
valorizzazione del patrimonio fortificato del Mediterraneo.
I documenti
recano la firma congiunta di Enzo Caruso, presidente dell’associazione
“Comunità Zancle ONLUS”, concessionaria del Forte e direttore del Museo della
fortificazione permanente dello Stretto di Messina, individuato come referente
del Network per l’Area dello Stretto, e Pietrangelo Pettenò, fondatore del
gruppo europeo Marco Polo System, con sede a Venezia, ente responsabile del network,
redattore e primo sottoscrittore della Carta, grazie alla firma congiunta con
il Comune di Corfù, avvenuta nell’isola greca lo scorso 17 novembre.
I due
documenti (Carta di Corfù e adesione al Network) rappresentano l’avvio di
un’azione integrata e condivisa per la salvaguardia, valorizzazione e
promozione del patrimonio fortificato su scala euro-mediterranea, con un
profondo legame ai principi e alle strategie della Convenzione di Faro,
convenzione-quadro del consiglio d’Europa “Sul valore del patrimonio culturale
per la Società “, siglata nel 2005 ed entrata in vigore nel 2011.
L’approccio
innovativo della Carta di Corfù e della Rete che ne trae origine, oggi arricchita
dall’adesione di uno dei Forti messinesi, risiede nell’interpretare il
patrimonio fortificato e le architetture militari come un elemento vivo e
dinamico per territori e tessuti sociali che li ospitano, puntando a dare ai
luoghi caratterizzati da tali vestigia una dimensione “sconfinata”, che
travalichi i confini nazionali per creare una piattaforma comune di valori e
prospettive comuni.
Forti,
rocche, torri e bastioni di area euro-mediterranea, insieme ai gruppi sociali
che ne popolano il territorio, diventano così una “comunità d’eredità” (la
heritage community promossa dalla Convenzione) diffusa, pronta ad agire secondo
logiche di rete per la valorizzazione del patrimonio, in un contesto
internazionale. “Ciò che è stato costruito per difendersi dall’esterno – ha
dichiarato Pettenò – diventa strumento di dialogo tra i popoli e incentivo allo
sviluppo. I forti uniscono idee, passioni e azioni. Anni di cooperazione con il
prof. Caruso e il Parco Museo di Forte Cavalli, che continuano con esperienze
come il Lepanto Network, trovano nuovi spunti in azioni integrate quali la
Carta di Corfù e la rete Forti”.
Enzo Caruso
ha evidenziato che “I rapporti intrapresi nel 2003 con Marco Polo System,
ratificati con un protocollo d’intesa tra Messina e Venezia, firmato nel 2007
con Piero Pettenò e Massimo Cacciari, al tempo sindaco di Venezia, con
l’adesione alla Carta di Corfù da parte di Forte Cavalli, consentirà all’intero
Sistema Fortificato dello Stretto, di entrare a far parte del circuito
internazionale, dando spessore e valore al coordinamento tra gli enti e le
associazioni messinesi e calabresi che gestiscono le singole strutture. Il
Comune di Messina, in particolare, firmerà a breve l’adesione alla Carta di
Corfù, unitamente ai sindaci di Villa S. Giovanni e Campo Calabro (RC)”.
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