Tirano un
sospiro di sollievo i pensionati greci dopo che il Parlamento ellenico ha
votato a favore di una mozione presentata dalla coalizione di governo a guida
di sinistra con il premier Alexis Tspiras per ritirare il piano dei tagli alle
pensioni statali. Una mossa con cui il governo tenta di riconquistare il
consenso popolare in vista delle elezioni generali del prossimo anno. Il
mandato di Tsipras termina nel 2019. Il suo partito SYRIZA rincorre nei
sondaggi la Nuova Democrazia conservatrice distante di circa 10 punti.
“È giunto il
momento che le persone vengano premiate per i loro sacrifici”, ha detto il
primo ministro ai legislatori in vista del voto, definendo il provvedimento un
“respiro necessario per il popolo del lavoro … che ha subito ferire nelle loro
pensioni e nella loro dignità”.
I pensionati
greci, in molti casi costituiscono le uniche persone in una famiglia con un
reddito ma hanno visto ridursi i loro assegno fino al 40% da quando la Grecia è
sprofondata nella crisi alla fine del 2009 che ha portato all’intervento della Troika e alle misure di
austerità.
Il 20 agosto
scorso Atene è uscita dal piano di salvataggio concordato con l’Unione Europea.
Il paese è sempre comunque monitorato dalla troika, ossia da Bce, partner della
zona euro e Fondo monetario internazionale, con gli emissari che vogliono
assicurarsi che non vada fuori dagli obiettivi post-salvataggio volti a
mantenere avanzi di bilancio elevati nei prossimi anni.
Già a
novembre lo stesso Tspiras aveva annunciato – come riporta l’agenzia di stampa
Ana-Mpa – al parlamento di Atene durante il dibattito in aula sulla riduzione
dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi e agricoltori, che
l’economia greca si sta riprendendo e per questo le pensioni saranno riviste al
rialzo.
La prova
indiscutibile che i nostri sforzi hanno dato i loro frutti, nonostante quello
che l’opposizione ha segretamente sperato e che le pensioni non saranno ridotte
a partire dal primo gennaio. Al contrario, quasi 500mila pensionati vedranno i
loro assegni aumentare da primo gennaio grazie alle riforme che abbiamo fatto e
che l’opposizione ha definito catastrofiche.
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