Τρίτη 1 Μαΐου 2018

Primo maggio: storia e origini della festa dei lavoratori

Φωτογραφία του Yorgos Mylonas.

“Il primo maggio è come parola magica che corre di bocca in bocca, che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è parola d’ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento”. 

01 05 2018 

Queste le parole con cui la rivista La Rivendicazione annunciava, nel 1890, nell’articolo intitolato Pel Primo maggio, l’avvento della festa dei lavoratori in Italia. Una storia, quella del Workers Day, che affonda le sue radici indietro nel tempo e lontano nello spazio e la cui introduzione risale al 20 luglio del 1889, giorno in cui, durante il congresso della Seconda Internazionale, venne indetta una grande manifestazione per chiedere di ridurre la giornata di lavoro a otto ore.

“Otto ore di lavoro. Otto ore di svago. Otto ore per dormire” questo lo slogan fatto proprio dai manifestanti di Parigi ma coniato 34 anni prima in Australia, nel 1855 che aveva guidato anche le proteste dei lavoratori di Chicago nella rivolta del primo maggio 1886. Uno sciopero di tre giorni tragicamente finito nel sangue con la condanna all’impiccagione dei suoi organizzatori, 4 sindacalisti e 4 anarchici, passati poi alla storia come I Martiri di Chicago.

In Italia il 1 maggio è da anni sinonimo di sindacalismo, lavoro ma anche tanta musica con i numerosi concerti che, proprio il primo maggio, si terranno in alcune delle principali città italiane. La storia del “Concertone” è particolarmente recente e risale infatti al 1990 per iniziativa dei tre sindacati CGIL, CISL e UIL che, in accordo col comune di Roma, vollero iniziare a festeggiare questa giornata storica con un concerto in piazza San Giovanni, a Roma, dal pomeriggio fino a notte.

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