Eurogruppo non ha unanimità per blocco, serve parere Commissione
"L'Eurogruppo è la riunione dei ministri delle finanze, perché avvenga il blocco (delle misure per alleggerire il debito alla Grecia, ndr) ci deve essere l'unanimità e che la Commissione esprima il suo punto di vista.
La Commissione rappresenta l'interesse generale e il suo punto di vista è diverso": lo ha detto il commissario Pierre Moscovici rispondendo all'ANSA. Per la Commissione, ha aggiunto, "non c'è ragione" di rimettere in discussione la decisione sul debito, che è stata presa sulla base di parametri che non cambiano.
Parlando a margine della riunione dei leader socialisti, alla quale partecipa anche Tsipras come osservatore, Moscovici ha spiegato che "la Commissione prosegue la sua valutazione delle misure annunciate da Tsipras, e non può essere considerata come conclusa", come invece faceva supporre il comunicato con cui l'Eurogruppo ieri sera ha bloccato l'attuazione delle misure per alleggerire il debito greco. "Quelli che su questo hanno posizioni diverse si devono prendere le loro responsabilità", ha aggiunto il commissario. "Noi consideriamo che la decisione sull'alleggerimento del debito è robusta, presa sulla base del compimento della prima revisione del programma e dunque non c'è ragione di rimetterla in discussione perché i parametri restano validi".
"Per quanto mi riguarda - prosegue - penso che sia impossibile opporre l'alleggerimento del debito greco, che è davvero indispensabile, alla coesione sociale e alla giustizia sociale che i greci attendono. La discussione continua e si deve ancora concludere e si concluderà nella direzione giusta". E quindi la Commissione non è disposta ad accettare una decisione presa dal solo Eurogruppo: "L'Eurogruppo è la riunione dei ministri delle finanze, perché avvenga il blocco ci deve essere l'unanimità e che la Commissione esprima il suo punto di vista.
La Commissione rappresenta l'interesse generale e il suo punto di vista è diverso", ha concluso.
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