Naufragio nelle acque dell'Egeo: morti cinque migranti, fra cui quattro bambini. La Grecia si prepara ad aprire altri centri profughi sulle isole
Questa notte cinque migranti, fra cui quattro bambini, sono morti annegati nelle acque del Mar Egeo, nel braccio di mare che divide le isole greche del Dodecaneso dalle coste della Turchia.
A riferirlo è la Guardia Costiera di Ayvalik, in Anatolia, che riporta come la tragedia abbia avuto luogo al largo dell'isola greca di Lesbo, già teatro negli ultimi anni di una delle maggiori migrazioni di massa della storia recente.
Un altro migrante è tuttora disperso, mentre altri sette sono stati tratti in salvo dalle navi della guardia costiera turca. Tutti i passeggeri dell'imbarcazione di fortuna, riferisce l'agenzia privata Dogan, erano cittadini afghani.
Proprio in queste ore, riferisce il quotidiano ellenico Ekatherimini, il ministro delle politiche migratorie della Grecia, Yiannis Mouzalas, ha domandato la riapertura dei centri d'accoglienza che al momento sono chiusi, sulle isole dell'Egeo. "Proponiamo l'apertura di centri più piccoli - ha spiegato l'esponente del governo Tsipras - Con una capienza di 150-200 persone."
Sulle isole dell'Egeo stazionano al momento almeno tredicimila migranti, tutti arrivati attraverso il mare dalla Turchia.
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