Ad Atene, l´avvio di un nuovo ciclo di cooperazione euro-mediterranea sotto la guida della Regione Autonoma della Sardegna
La Conferenza, We Med, che si è svolta ad Atene con oltre 350 partecipanti, moderata dal corrispondente speciale del Sole24 Ore Alberto Negri, ha messo in luce l’impatto del Programma sulla vita delle persone, attraverso le testimonianze di alcuni beneficiari finali di progetti finanziati.
CAGLIARI - «Desidero esprimere il mio apprezzamento per il lavoro che il Programma di cooperazione transfrontaliera Eni Cbc Med sta svolgendo in un’area di fondamentale importanza per l’Unione europea. I risultati conseguiti finora sono considerevoli per le persone che vivono e lavorano nei territori coinvolti. In un contesto caratterizzato da profondi mutamenti politici e economici nella sponda sud del Mediterraneo, sono convinto che il Programma rappresenta uno degli strumenti più potenti per contribuire alla stabilizzazione della regione Mediterranea». Lo ha detto Johannes Hahn, commissario europeo per la Politica Europea di Vicinato e i Negoziati di Allargamento durante la Conferenza We Med, che si è svolta ad Atene con oltre 350 partecipanti.
La Conferenza, moderata dal corrispondente speciale del Sole24 Ore Alberto Negri, ha messo in luce l’impatto del Programma sulla vita delle persone, attraverso le testimonianze di alcuni beneficiari finali di progetti finanziati. Sono intervenuti Omri Duev (studente israeliano che ha avuto la possibilità di collaborare, all’interno del progetto Bio-Xplore, con ricercatori palestinesi sull’uso delle piante officinali del Mediterraneo per l’elaborazione di nuovi medicinali), Ziad Hassan Abu Ayyash (giovane start-upper giordano che con il supporto del progetto Net-Kite si appresta a lanciare sul mercato la sua invenzione), Needa Salama (apicoltrice palestinese, che attraverso la micro-impresa creata durante il progetto Ruwomed, è in grado di contribuire economicamente agli studi dei suoi cinque figli con la vendita di prodotti a base di miele) e Dimitris Kissas (allevatore greco della regione di Thessalia, che sta ampliando e qualificando la sua produzione di formaggio feta dopo aver preso parte al progetto Lactimed).
L’Autorità di Gestione ha presentato la strategia del Programma Eni Cbc Med e gli elementi principali del primo bando per progetti standard, dal valore complessivo di 84,6milioni di euro, approvato dai rappresentanti dei paesi partecipanti nei giorni immediatamente precedenti alla Conferenza. La sessione è stata seguita da un’interazione con il pubblico finalizzata a chiarire una serie di aspetti tecnici relativi alla preparazione delle proposte progettuali. L’evento si è concluso con una sessione di networking per incoraggiare la messa in rete tra attori provenienti dalle due sponde del Mediterraneo. L’approvazione del primo bando costituisce un passaggio chiave che consentirà l’avvio operativo di un nuovo ciclo di cooperazione e collaborazione tra gli attori euro-mediterranei. La definizione del bando, che potrà essere lanciato nel 2017 dopo la sottoscrizione degli accordi di finanziamento tra la Commissione europea ed i sei Paesi del sud del Mediterraneo, è stata accompagnata nei mesi precedenti anche da incontri pubblici nei tredici Paesi partecipanti per promuovere il Programma e la consapevolezza delle opportunità offerte da questo importante strumento operativo.
«Il valore unico del Programma è la sua capacità di creare delle dinamiche strutturate di cooperazione che vanno oltre le differenze culturali, religiose, politiche e a tutto vantaggio dello sviluppo delle aree coinvolte. Siamo molto orgogliosi di essere alla guida di una iniziativa cosi complessa che rappresenta anche per gli attori del territorio regionale una straordinaria opportunità di scambio e di crescita comune», ha dichiarato dalla Sardegna il presidente regionale Francesco Pigliaru. Con un ammontare complessivo di risorse pari a 209milioni di euro, il Programma finanzierà progetti di cooperazione realizzati da partenariati che includono almeno tre paesi dello spazio euro-mediterraneo. Le aree tematiche di riferimento sono il supporto allo sviluppo delle imprese e delle Pmi, l’innovazione e il trasferimento tecnologico, l’inclusione sociale e le grandi sfide legate al cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale. Possono avere accesso alle opportunità del Programma soggetti pubblici e privati, in particolare Ministeri, enti locali, municipali, università, centri di ricerca, organizzazioni della società civile e aziende.
Nella foto: un momento della conferenza
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου