In Grecia,
la famiglia di una vittima dei roghi che hanno devastato l’Attica orientale la
scorsa estate ha intrapreso un’azione legale contro la pubblica amministrazione
per risarcimento dei danni morali. È la famiglia di un 70enne morto a pochi
metri da casa mentre cercava di scappare dalle fiamme con la sua auto. Secondo
i parenti, ci sono enormi responsabilità criminali e civili dello Stato, la
regione dell’Attica e il comune.
03/01/2019
Nella causa
si parla di “criminale mancata attivazione” di tutti gli organismi
responsabili, come spiega l’avvocato della famiglia, Antonis Foussas: "Ci
sono state pesanti omissioni quel giorno; erroneamente i vigili del fuoco sono
stati trasferiti dall’Attica orientale a un’altra zona fuori Atene. Già quando
è divampato il primo incendio in montagna, alle quattro e mezza del pomeriggio,
non c’erano uomini sufficienti per spegnerlo all’origine, e così si è propagato
ulteriormente, provocando tutta quella distruzione".
Nei prossimi
due mesi ancora 20 azioni legali saranno avviate dallo stesso studio legale per
conto delle famiglie di altre vittime.
Le indagini
preliminari stanno per concludersi e il 15 gennaio gli eventuali capi d’accusa
dovrebbero essere formulati.
Negli
incendi in Grecia del luglio scorso sono morte oltre 90 persone.
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