Buone notizie da Alessandria d’Egitto: il
ministro delle Antichità ha annunciato che il Museo Greco Romano di
Alessandria, chiuso per ristrutturazione dal 2005, riaprirà i battenti alla
fine del 2019 interamente ristrutturato, grazie a fondi prevalentemente
italiani. Nato il 1892 e ospitato provvisoriamente in un piccolo stabile in
Horrey Road, fu trasferito definitivamente in un edificio appositamente
costruito al n. 5 di al-Mathaf al-Romani Street tre anni dopo, inaugurato dal
kedivè Abbas Helmi II.
La
collezione custodita in questo museo, come il nome stesso indica chiaramente,
si concentra sulla presenza greca e romana in Egitto, con circa 40.000 reperti
che coprono un arco temporale che va dal III sec. a.C. al VII sec. d.C. Sono
presenti tuttavia alcuni reperti antecedenti a questo periodo, come una statua
colossale in granito di Ramesse II e due sfingi acefale risalenti al Medio
Regno.
Inaugurato
con sole 11 sale, nel corso del tempo ha subìto numerosi ampliamenti fino al
1985, quando venne inaugurata la venticinquesima sala espositiva.
La nostra
speranza è che l’annuncio del ministro non debba essere smentito, come è
accaduto più volte per questo museo e non solo. Ci auguriamo che i lavori
procedano spediti in modo da rendere di nuovo fruibile uno scrigno di tesori di
inestimabile valore storico, frutto di una fusione culturale tra civiltà
diverse che hanno saputo trovare un punto di incontro assorbendo e
reinterpretando la prestigiosa e millenaria tradizione egizia.
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