Il rapporto di Akamai conferma un leggero miglioramento della connettività italiana. Il paese comunque rimane davanti solo a Croazia, Grecia e Cipro. Ecco la classifica europea.
Il nuovo rapporto sullo stato della banda larga pubblicato da Akamai per il secondo trimestre del 2016 mostra una situazione italiana in leggero miglioramento ma di certo con un forte ritardo rispetto a tutti gli altri paesi, posizionandola addirittura al 53° posto nella classifica davanti solo a Grecia, Cipro e Croazia.
All'interno del rapporto si vede chiaramente come gli altri paesi europei negli ultimi mesi abbiano incrementato notevolmente la loro velocità media a differenza del nostro paese raggiunge solo un positivo 0.,% rispetto al trimestre precedente. Secondo il report la velocità media di Internet in Italia si attesta ad un valore di 8,2 Mbps. Un valore ben distante da quello della Norvegia, prima in classifica, con una velocità di ben 20,1 Mbps.
Anche la velocità di picco migliora leggermente ma la classifica pone il nostro paese sempre negli ultimi posti. Secondo Akamai, infatti, il valore di picco in Italia è di 39,4 Mbps contro valori vicini ai 100 Mbps per i paesi ai primi posti. Positivo il sorpasso del nostro paese nei confronti della rivale Francia nell'adozione della banda larga da 4 Mbps anche se il posizionamento come tasso di penetrazione risulta basso.
Non va meglio con il tasso di penetrazione per connettività da 10 Mbps e da 15 Mbps dove l'Italia fa segnare esigui valori rispettivamente 19% e 7,95%. Secondo Akamai il nostro paese è di sicuro in pieno sviluppo nei confronti della banda larga ma ancora troppo in ritardo rispetto ai principali concorrenti europei. Molti sono ancora gli sforzi che dovremo fare per recuperare il distacco con i primi della classifica e offrire un servizio di connettività di alta qualità, fondamentale per poter competere in tutto il mondo oltre che in Europa.
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