Napoli, 24 ott. - Italia crocevia di sigarette di contrabbando provenienti anche dalla Cina e dagli Emirati Arabi uniti. Il dato è stato ribadito nel corso del convegno 'Il contrabbando di sigarette: un fenomeno globale e fonte di finanziamento della criminalità organizzata', organizzato aNapoli da Philip Morris Italia.'Il nostro Paese, per la sua posizione geografica - ha spiegato Alessandra Lupo,
dell'area antifrode della direzione interregionale Campania-Calabria dell'Agenzia delle Dogane - si trova a ricevere merci da tutto il mondo. Per quanto riguarda il contrabbando di sigarette, le rotte maggiormente a rischiosono le spedizioni provenienti dalla Cina e dagli Emirati arabi uniti, sia per i brand di 'bionde' conosciuti sia per le sigarette di marchi non noti'.Il trasporto via container rimane quello preferito dai contrabbandieri anche se si verificano spesso spedizioni aree per pacchi di piccole dimensioni.'L'anello debole è - ha continuato Lupo - la frontiera orientale dell'Unione europea dove sono stati fatti piani di azione specifici per impedire fenomeni anche corruttivi che neutralizzano, ovviamente, qualsiasi forma di contrasto. Un altro punto dolente è la Grecia che, molto spesso, costituisce il sito di arrivo nell'Unione europea per queste spedizioni comportando, poi, difficoltà nel controllare merce di origine comunitaria che può, ovviamente, circolare liberamente'.Le illicit whites e le cheap whites, ossia le sigarette prodotte a bassissimo costo, sono 'molto competitive perché non sono gravate da Iva e da accise, diventando - ha proseguito Lupo - un business molto vantaggioso anche per la criminalità organizzata perché il margine di guadagno è elevatissimo,paragonabile a quello della droga, ma con meno rischi rispetto al sistema sanzionatorio previsto per il traffico di stupefacenti.Le mafie si occupano anche di contrabbando sfruttando un'organizzazione logistica che richiede reti criminali transnazionali per poter utilizzare al meglio l'attraversamento delle frontiere', ha concluso la funzionaria.
dell'area antifrode della direzione interregionale Campania-Calabria dell'Agenzia delle Dogane - si trova a ricevere merci da tutto il mondo. Per quanto riguarda il contrabbando di sigarette, le rotte maggiormente a rischiosono le spedizioni provenienti dalla Cina e dagli Emirati arabi uniti, sia per i brand di 'bionde' conosciuti sia per le sigarette di marchi non noti'.Il trasporto via container rimane quello preferito dai contrabbandieri anche se si verificano spesso spedizioni aree per pacchi di piccole dimensioni.'L'anello debole è - ha continuato Lupo - la frontiera orientale dell'Unione europea dove sono stati fatti piani di azione specifici per impedire fenomeni anche corruttivi che neutralizzano, ovviamente, qualsiasi forma di contrasto. Un altro punto dolente è la Grecia che, molto spesso, costituisce il sito di arrivo nell'Unione europea per queste spedizioni comportando, poi, difficoltà nel controllare merce di origine comunitaria che può, ovviamente, circolare liberamente'.Le illicit whites e le cheap whites, ossia le sigarette prodotte a bassissimo costo, sono 'molto competitive perché non sono gravate da Iva e da accise, diventando - ha proseguito Lupo - un business molto vantaggioso anche per la criminalità organizzata perché il margine di guadagno è elevatissimo,paragonabile a quello della droga, ma con meno rischi rispetto al sistema sanzionatorio previsto per il traffico di stupefacenti.Le mafie si occupano anche di contrabbando sfruttando un'organizzazione logistica che richiede reti criminali transnazionali per poter utilizzare al meglio l'attraversamento delle frontiere', ha concluso la funzionaria.
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