Pompei, dagli scavi di Regio V è emerso un termopolio, una vera e
propria tavola calda dell’epoca. Lì i romani consumavano bevande e cibi caldi
quando mangiavano fuori casa.
Una testimonianza della vita quotidiana a Pompei si racconta
attraverso la scoperta dell’ultimo Termopolio (tavola calda), recentemente
affiorato dagli scavi della Regio V.
Il Termopolio è emerso nello slargo che fa da incrocio tra il
vicolo delle Nozze d’argento e il vicolo dei Balconi, ormai interamente portato
in luce nel cantiere di scavo. L’impianto commerciale è parzialmente scavato,
in quanto collocato lungo uno dei fronti di scavo, oggetto dell’intervento di
messa in sicurezza e consolidamento del
Grande Progetto Pompei, che sta interessando gli oltre 3km di perimetro
dell’area non scavata del sito.
Le decorazioni del bancone raffigurano su un lato, una bella
figura di Nereide su cavallo in ambiente
marino e dall’altro l’ illustrazione, molto probabilmente, dell’attività stessa
che si svolgeva nella bottega, quasi come un’insegna commerciale. Il
ritrovamento di anfore poste davanti al bancone, al momento dello scavo, rifletteva difatti esattamente l’immagine
dipinta.
I termopoli, dove si servivano bevande e cibi caldi, come indica
il nome di origine greca, conservati in grandi dolia (giare) incassate nel bancone di mescita in muratura,
erano molto diffusi nel mondo romano, dove era abitudine consumare il prandium
(il pasto) fuori casa. Nella sola Pompei se ne contano una ottantina.
“Per quanto strutture come queste, siano ben note nel panorama
pompeiano – dichiara la Direttrice ad interim, Alfonsina Russo – il rinnovarsi della loro scoperta, con anche
gli oggetti che accompagnavano l’attività commerciale e dunque la vita di tutti
i giorni, continua a trasmettere emozioni intense che ci riportano a quegli
istanti tragici dell’eruzione, che pur ci hanno consegnato testimonianze uniche della civiltà romana”
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