Τετάρτη 10 Απριλίου 2019

Grecia, nave di 2500 anni fa diventa museo subacqueo. Ne arriveranno altriGrecia, nave di 2500 anni fa diventa museo subacqueo. Ne arriveranno altri

Grecia, nave di 2500 anni fa diventa museo subacqueo. Ne arriveranno altri
(afp)

Nei pressi dell'isola dell'Egeo i sub amatoriali potranno vedere i resti di un'imbarcazione che ha riscritto la storia delle costruzioni navali. È il primo esperimento di questo genere: se avrà successo verrà replicato anche su fondali italiani e croati

di GIACOMO TALIGNANI, 9 aprile 2019

Letteralmente, è un tuffo profondo nella storia. Di più: un museo a 30 metri sott'acqua fatto di migliaia di anfore, reperti, relitti consumati dal tempo avvolti in uno scenario colorato mozzafiato,  finora riservato a pochi fortunati ma che presto diventerà una sorta di museo subacqueo accessibile a tutti.

Si parla dei resti unici di una nave naufragata nel V secolo a.c vicino alla costa di Peristera, in Grecia, poco lontano dall'isola di Alonissos. Per volontà della ministero del turismo, dopo anni di divieti, le esplorazioni della nave saranno aperte a partire dalle prossime settimane anche ai  "turisti" subacquei ed esploratori amatoriali. Gli accessi saranno comunque regolati, ma chiunque da ora in poi potrà visitare sott'acqua i reperti.

Il relitto, scoperto negli anni Novanta, ha permesso di ottenere nozioni storiche sulle costruzioni navali mai ipotizzate prima: "Fino ad allora pensavamo che le grandi navi che arrivavano a trasportare anche 1.500 anfore e dal peso di 70 tonnellate fossero realizzate dai Romani nel 1 ° secolo aC", ha spiegato all'Associated Press  Elpida Hadjidaki, primo archeologo a indagare sul relitto. "Bene, ora abbiamo invece una nave che non è stata costruita nel 1 ° secolo aC, bensì nel 5 ° secolo aC e trasportava 4000 anfore ed è di 126 tonnellate".

Quella di Peristera è dunque una antichissima nave carica non solo di un valore importante, ma anche di reperti mai toccati. Si stima che sul fondo ci siano ancora migliaia delle 4000 anfore trasportate inizialmente: sono ben visibili a chi visiterà il relitto ad oggi circondato da pesci e animali marini che hanno trasformato i resti in un prezioso habitat in cui vivere.

La nave diventerà il primo relitto antico ad essere reso accessibile al pubblico in Grecia dopo i divieti, fin dal 2005, istituiti in zone con reperti sottomarini per paura che i subacquei potessero saccheggiare o danneggiare le tantissime antichità che ancora giacciono sui fondali greci. Adesso, grazie anche all'iniziativa BlueMed sostenuta dall'UE, quello di Peristera e gradualmente poi altri tre siti sottomarini saranno aperti alle "visite" con pinne e bombole. La Grecia punta dunque ad aprire "le acque" dei suoi musei sottomarini.

Della nave mercantile vicino ad Alonissos ancora si sa poco. Probabilmente trasportava anfore con vino e non è chiaro come sia affondata: si ipotizza un incendio a bordo ma non ci sono certezze.  "È davvero impressionante, anche io, che ho lavorato per anni nell'archeologia subacquea, la prima volta che mi sono tuffato e ho visto questo relitto sono rimasto davvero colpito", ha detto all'Ap Dimitris Kourkoumelis, archeologo principale del progetto che sta preparando il sito per i visitatori.
  
Il relitto è ancora avvolto, oltre che dalle alghe, da una lunga serie di misteri. Non solo quelli relativi al naufragio, ma anche a cosa ci sia sotto anfore e reperti sul fondo: solo una piccola parte è stata infatti scavata ed esplorata. Pochi giorni fa sono intanto sono stati effettuati i primi "test" sulle visite guidate alla nave che si trova a circa 30 metri di profondità. Un gruppo di subacquei ha affrontato il breve tragitto in barca che va dal porto di Steni Valla sino al sito.

"È stata una straordinaria opportunità ... tuffarsi finalmente su un antico relitto" ha commentato Kostas Menemenoglou, subacqueo amatoriale. "È stata un'esperienza fantastica: è come immergersi nella storia".  Le autorità greche stanno cercando di capire se l'apertura dei musei sottomarini possa funzionare o meno, ma per ora il feedback dei subacquei invitati è stato più che positivo. Adesso, attraverso il programma BlueMed, si sta pensando di espandere il progetto anche in Italia e Croazia, in zone con relitti da osservare. La speranza è di aprire completamente i siti per le immersioni ricreative all'inizio del 2021.

La galleria fotografica qui:

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