Washington e Berlino sempre più divisi sulcaso Grecia. Il Fmi sarebbe intenzionato a tirarsi fuori dalla partita sul debito greco. Il motivo? Troppi tira e molla alla voce ristrutturazione. E così nel giorno in cui l'Eurogruppo decide di staccare un altro assegno da 2,8 miliardi (ma solo in presenza di alcune date riforme) ecco che l'istituzione guidata da Christine Lagarde sceglie un low profile, come una sorta di consulente con poteri limitati, che comunque la farebbe permanere al tavolo dei negoziati.
"Restiamo pienamente impegnati, con l'obiettivo di raggiungere un accordo su un programma che il Fmi possa sostenere", ha osservato il portavoce del Fmi Gerry Rice, senza però entrare nel dettaglio sulle modalità dell'impegno del Fondo.
Chiarificatrici sono le parole della Lagarde al ministro delle finanze di Atene Tsakalotos: per partecipare al finanziamento del FMI il programma greco deve essere "compatto" e il debito sostenibile. E il n1 del FMI ha così sottolineato che le regole del FMI non cambiano facilmente.
I vertici che si stanno tenendo da due giorni a Washington hanno rivelato nel modo più indiscutibile possibile tutta la distanza che esiste tra Fmi e il ministero delle finanze di Berlino su come affrontare il caso del debito greco. Ulteriore conferma viene dalle parole del presidente dell'Eurogruppo Ntaiselmploum secondo cui la zona euro non è disposta ad accettare le richieste del FMI.
da: mondo greco
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