Σάββατο 1 Οκτωβρίου 2016

Le vite congelate lungo la rotta dei Balcani, nel cuore dell’Europa

Un campo profughi a Horgos, nel nord della Serbia al confine con l'Ungheria. Insieme a Kelebija è uno dei due punti di "transito". Le Nazioni Unite stimano che lì si trovino almeno 500 persone - ©  Silvia Maraone
di Silvia Maraone
Dalla Grecia meridionale ai campi a Nord di Derveni. Da Gevgelija, in Macedonia, ai parchi di Belgrado, fino al confine ungherese. Il nostro viaggio con i migranti siriani, palestinesi e iracheni, costretti a consegnarsi tra le mani dei trafficanti
"Quando aprono le frontiere?”. Lo chiede Amar, una donna curdo-siriana. Da maggio vive nella tenda numero 4 nel campo profughi di Derveni, nel Nord della Grecia. Ha 40 anni ed è in attesa di essere chiamata assieme alla sua famiglia per il colloquio con l’Asylum service. Dopo gli "accordi" di marzo tra l’Unione europea e la Turchia, Amar, come altre 57mila persone, è rimasta bloccata in Grecia. 

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