Κυριακή 2 Οκτωβρίου 2016

Friselle “secolari”

Come tutti i pescatori di Calimno, Iorgos ha imparato da piccolo a trattenere il fiato. Si infila nel mare a testa in giù, e scende finché l'acqua di smeraldo diventa blu scuro.
Risalendo, lancia il bottino sulla barca e torna a immergersi di nuovo. Per restare magro sgranocchia solo qualche pezzo di paximadi, il pane d'orzo cotto due volte, che fin dal Cinquecento è il cibo dei cacciatori di spugne. Ma, quasi duemila anni prima, il carburante dell'esercito macedone erano già queste ancestrali fette biscottate, che pesavano poco e si conservavano per mesi, antenate delle gallette ancora presenti nella dotazione di soldati e marinai. E in Magna Grecia, chi andava per mare ha sempre
infilato le friselle in uno spago, come in una collana, per portarle con sé nelle lunghe trasferte lontano da casa. Venivano inzuppate nell'acqua di mare - per questo erano impastate senza sale - e unite a qualche pescetto
rimasto nella rete. L'impasto di farina d'orzo grezza era cotto a legna e, dopo essere stato diviso nel senso della lunghezza da un fil di ferro sottile, tornava a disidratarsi con il calore residuo del forno ormai spento.
Poi le frise riposavano, lontane dall'umidità, in scatole di coccio. La metà superiore veniva offerta agli ospiti di riguardo, addobbata con acqua, formaggio fresco di pecora e origano. Il pomodoro invece arrivò molto più tardi, e mi sembra quasi un condimento troppo moderno,
per uno dei piatti più antichi del mondo.
Debito in aumento. Il debito pubblico cresce: a giugno sale a 328,3 mld. A marzo era 321. La Grecia rimane una economia ad alto rischio e nonostante i prezzi bassi e la drammatica svalutazione interna secondo
alcuni fondi di investimento internazionali è evidente che il recupero dell'economia nazionale non può essere finanziato, perché comunque ha esaurito la capacità di autofinanziamento. Come mostrato dagli ultimi dati sul debito, il pubblico ha preso in prestito dal settore privato oltre 12 miliardi di dollari. Inoltre i prestiti rossi sono stati accantonati e la limitata capacità finanziaria delle banche e le emorragie fiscali hanno creato asfissia nei consumi privati. In un tale contesto interno ed esterno
soffocante ecco la stretta del governo su significativi Il primo
crash test su tenuta dei conti e stato di salute degli istituti di credito, si svolgerà a breve. Solo un assaggio di quegli eventi che poi dovranno determinare
le decisioni circa il debito, per ricevere nuove misure fiscali, e
per l'erogazione delle nuova tranche. I fronti aperti del governo si ritrovano
nei 15 prerequisiti associati con il rilascio delle sub-dosi di 2,8
miliardi di euro, ma anche nelle misure a breve termine per il debito
elaborate dal meccanismo europeo ESM.
Trainose agli italiani. Aperte le buste: Ferrovie dello Stato “batte” i
russi di Russian Railways per la privatizzazione del vettore ferroviario
ellenico TrainOse. L'offerta italiana è di 45 milioni ma il vettore greco è
zavorrato da 700 milioni di debiti e da una rete obsoleta. Due le reazioni dopo l'annuncio. La prima sostenuta da alcuni analisti ritiene che non
sia stato un “vero” affare per gli italiani, spinti a questo passo solo dalla volontà europea di impedire che la comprassero i russi. Anziché modernizzare l'Italia, ritiene questa scuola di pensiero, FS va spendendo soldi in quel pozzo senza fondo che è la Grecia, solo per compiacersi agli occhi di chi fa la guerra alla Russia. La seconda tesi è invece a favore di questa operazione, nella consapevolezza che finalmente la partnership tra “vicini di casa” come Italia e Grecia si traduce in atti concreti e operazioni che potranno portare un plus. L'ingresso degli italiani nella rete ellenica segue il passo dei cinesi di Cosco che hanno privatizzato
il porto del Pireo, ciò consentirà di scaricare migliaia di containers a settimana nel mare nostrum, anziché a Rotterdam, risparmiando una settimana di viaggio. Si apre in questo senso uno scenario interessante dal punto di vista della logistica mediterranea, dal momento che si stanno creando nuove opportunità alla voce “trasporto combinato treno-nave” nell'intera macroregione del Mediterraneo. In concreto anche per l'Italia ci potrebbero essere una serie di prospettive significative, dal momento che i containers cinesi una volta al Pireo poi dovrebbero essere smaltiti verso l'Europa occidentale e lungo la dorsale balcanica. E chissà che in queste due direttrici FS non possa aspirare ad un ruolo primario.
Scontri a Patrasso. Tre persone sono rimaste ferite al termini di scontri scoppiati tra gruppi di migranti che cercavano un passaggio per
l'Italia nel porto di Patrasso, dove circa 120 migranti e rifugiati vivono da settimane in un edificio abbandonato. Lo scrive il quotidiano greco I Kathimerini”, spiegando che i migranti cercano regolarmente di entrare di nascosto nei traghetti diretti verso la Penisola. La polizia è giunta sul posto dopo che residenti avevano detto di aver sentito urla e rumoridi una rissa. Lo scontro è apparentemente scoppiato dopo un diverbio tra afghani. Dieci persone sono state arrestate.

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