Πέμπτη 13 Οκτωβρίου 2016

Albania e Grecia provano a superare divergenze passato

Gli interessi strategici comuni devono prevalere sulle divergenze ereditate dal passato. E' questo il messaggio lanciato dal presidente del Parlamento albanese, Illir Meta, da ieri ad Atene per una visita di tre giorni durante la quale sono previsti incontri oltre che con il suo omologo, Nikolaos Voutis, il ministro degli Esteri, Nikos Kotzias, con il primo ministro Alexis Tsipras e il capo dello Stato, Prokopis Pavlopoulos.


Diversi i temi che la delegazione parlamentare guidata da Meta affronterà nel corso dei colloqui. Dal rafforzamento delle relazioni diplomatiche alla cooperazione in termini di sicurezza fra Paesi confinanti e membri della Nato. Di non facile soluzione, ricorda la versione online del quotidiano Albanian News, la questione risalente al secondo conflitto mondiale - molto sentita dagli albanesi - che coinvolge le popolazioni di etnia e lingua albanese di religione musulmana dell'Epiro centrale (gli chami) che prima della fine della seconda guerra mondiale vivevano in una zona costiera a confine tra i due Stati. Per decenni discriminata dalle autorità elleniche con l'accusa di collaborazionismo con il fascismo, gli albanesi dell'Epiro furono costretti a emigrare in Albania e a abbandonare case e beni in base ad una legge varata nel 1940 e mai ancora formalmente abrogata dal Parlamento greco.

''Ci sono ancora due approcci distinti sulla questione - ha detto Meta parlando ai media - ma credo che con pazienza e una visione costruttiva abbiamo la possibilità di trovare una soluzione di cui potranno beneficiare i nostri due Paesi.

L'obiettivo della nostra visita è quello di incoraggiare uno spirito positivo di cooperazione tra Tirana e Atene''. (ANSAmed).

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