Una faccia una razza: in effetti, greci e italiani siamo per molti aspetti simili, abbiamo molte affinità soprattutto somatiche, comportamentali e culturali.
In Italia e in altre parti del mondo pero’, della situazione degli Italiani in Grecia si sa’ ben poco e ancora meno si conosce la vera Grecia moderna nella quale e’ inserita la nostra Comunita’che non proviene da una classica emigrazione del primo e secondo dopoguerra,come invece e’ successo in America,Germania,Australia ecc. E’ composta principalmente da un ceto medio alto di professionisti e imprenditori.
Non molti sono gli studi e le ricerche italiane sulla Grecia e la nostra Comunita’, al di fuori delle poche informazioni abituali che riguardano eventi culturali o sociali di una qualche importanza.
Un libro recente scritto a tre mani da R.Caparrini, V.Greco e N.Radicini dal titolo La Grecia contemporanea (1974-2006) ed. Polistampa colma in parte questa lacuna.
Di recente ho anche avuto la fortuna di seguire, penso unica nel suo genere, una Tesi di laurea in Storia del Pensiero Sociologico (Fac.di lettere e filosofia –Universita’ degli studi di Salerno), della laureanda Laura Genco, dal titolo”Italiani in Grecia nel secondo dopoguerra: direttrici interpretative.(A.A.2004-2005).
Nel capitolo secondo di questa Tesi e’ interessante leggere l’interpretazione che si fa della presenza italiana in Grecia dal 1912 al 1943 e in particolare nel Dodecanneso che nei libri di storia e nelle memorie degli Italiani sembra essere quasi avvolto da un misterioso oblio, fino ad arrivare alle ormai famose ma tristi vicende belliche italiane nell’isola di Cefalonia (vedi il film di produzione americana:Il mandolino del capitano Corelli e la recente fiction RAI,Cefalonia con l’interpretazione dell’attore Zingaretti).Le isole del Dodecanneso, definite ”isole della penuria”da Fernand Braudel, non furono oggetto di grandi investimenti economici da parte dell’Italia,fatta eccezione per Rodi, Kos e Leros.Il sentimento dei greci verso gli italiani fu contrastante da isola a isola .In alcune di esse l’invasione italiana fu percepita come la fine della belle epoque sotto l’Impero Ottomano,specie a Kalimnos, in altre invece la dominazione italiana allevio’ la condizione di molti contadini,facendo sviluppare la sensazione che gli italiani fossero colonizzatori benevoli.
Per mio interesse personale, inoltre, vivendo da piu’di trenta anni in Grecia, ho sentito la necessita’ di capire chi sono gli Italiani che vivono in Grecia e ormai da un bel po’ di tempo sto’ facendo ricerche sulla nostra Comunita’ e precisamente dal 1821 fino ai giorni nostri. Il 1821 non e’ una data casuale ma e’ l’anno in cui i Greci insorgono contro l’occupazione turca,e manco a farlo a posta,gli Italiani ,di un Italia ancora non unita,sono tra i primi che spontaneamente corrono numerosi in soccorso del popolo greco. Con a capo Ricciotti Garibaldi e Amilcare Cipriani ,volontari internazionalisti e giovani studenti universitari sbarcano clandestinamente in Grecia per partecipare alla guerra greco-turca. Combattono insieme ai greci a Patrasso e di seguito a Domokos nella Tessaglia dove purtroppo furono costretti alla ritirata dai Turchi.La battaglia di Domokos fu una vicenda sfortunata ma gloriosa,in quanto contribui a rendere visibile in Europa la fitta rete politica e organizzativa rappresentata dalle associazioni repubblicane,socialiste ed anarchiche che dettero manifestazione di solidarieta’ alla liberta’ del popolo greco. I primi risultati di questa Ricerca sono stati presentati nel 2004 presso l”istituto Italiano di Cultura di Atene e successivamente a Volos presso la prestigiosa Universita’della Tessaglia con il patrocinio dell’ex Ministero per gli Italiani nel Mondo.
Emozione, sorpresa e stupore furono i sentimenti espressi dai centinaia di italiani che vivono ad Atene e che presenziarono all'inaugurazione della Mostra che per la prima volta in Grecia veniva organizzata in loro onore,e che attraverso testimonianze grafiche e fotografiche, avvenimenti e documenti storici inediti hanno potuto valorizzare la loro presenza italiana in Grecia.
Specificatamente il percorso storico della Mostra , parte dalla presenza di Ricciotti (figlio di Garibaldi) e i Garibaldini che combatterono a fianco dei Greci a Domokos,segue poi cronologicamente l’esposizioni di vecchi quotidiani e italiani (1870) stampati in Grecia la nostra presenza nelle isole Ionie. Risultano poi gia’ missioni di pace dei Carabinieri dal 1900 in poi nell’isola di Creta. Di seguito troviamo la famiglia De Chirico a Volos, e poi le attività della Scuola Archeologica Italiana. Si ripercorrono momenti di vita italiana nel Dodecanneso e si conclude il percorso con ricordi e avvenimenti della comunità all'interno della Scuola italiana presente ad Atene da circa 130 anni.
Un fatto rilevante storicamente e’ anche il fatto che questa nazione ha fatto della giornata del no all'Italia la sua festa nazionale (si festeggia il 28 ottobre, giorno in cui, nel 1940, il primo ministro Metaxas rispose “òchi” all'ultimatum impostogli da Mussolini per evitare l'invasione).
Ma diamo ora uno sguardo alla realtà odierna della nostra Comunità in Grecia.Gli iscritti all’AIRE, cioè nell’anagrafe consolare sono circa 10000,ma i residenti effettivi raggiungono anche la cifra di 15/20000.Alle ultime elezioni politiche del 2006 hanno votato il 21 per cento dei residenti, percentuale doppia della media mondiale che ha votato per solo il 10,8 per cento.
Da una recente relazione del Consolato di Atene (allegata alla Tesi di laurea suddetta) la nostra Comunita’ viene descritta come segue:”risulta che il 60 per cento risiede ad Atene e segue poi Salonicco,ma una certa consistenza risiede anche a Patrasso, Rodi, Corfu’ e Creta. L’organo che istituzionalmente rappresenta gli italiani in Grecia e’ il Comites che viene eletto periodicamente da tutti i residenti. Si tratta di una Comunita’ bene integrata, composta ,in parte ormai residuale,da profughi delle guerre che coinvolsero nella prima meta’ del ‘900 i paesi balcanici e medio orientali;in maniera piu’ significativa,da famiglie formatesi piu’ di recente a seguito di matrimoni fra cittadine italiane e cittadini greci,che in numero consistente dal secondo dopoguerra frequentano l’universita’ in Italia. Vi e’ poi una componente non permanentemente residente ,composta essenzialmente da uomini di affari e dipendenti di aziende italiane operanti in Grecia.
La maggior parte dei connazionali risulta ben integrata,grazie alla vicinanza socio-culturale fra i due paesi e alla componente locale delle famiglie. Proprio perche’ formate da molti studenti universitari,poi laureatisi,gli italiani trasferitisi in Grecia occupano generalmente una buona posizione economica,essendo in molti casi professionisti,commercianti o piccoli imprenditori.
Abbastanza diffuso e’ il fenomeno dell’associazionismo,che vede nella capitale ma anche in periferia diverse associazioni italo-greche o di amici di Italia.Esse hanno tra le finalita’ statuarie quella di mantenere solidi legami con il nostro paese,oltre che promuoverne la lingua e la cultura in Grecia.
Presso tutte le citate componenti della comunita’ italiana in Grecia si registra spesso la frustrazione di chi si aspetta dalle autorita’ greche un trattamento che tenga conto della comune appartenenza all’Unione Europea,che invece in questo paese spesso non si concretizza in procedure e comportamenti quotidiani della pubblica amministrazione locale.Alla comunita’ in oggetto vengono erogati servizi consolari presso gli uffici del Consolato in Atene e la rete consolare onoraria dipendente, composta da 3 consolati onorari, 3 vice consolati onorari e 14 agenzie consolari onorari,oltre 9 corrispondenti consolari onorari.”
E arriviamo ora alla situazione attuale della presenza istituzionale –associativa italiana in Grecia.
Cominciamo gerarchicamente dalla nostra Ambasciata, ubicata di fronte al Parlamento,dove si trovano la Cancelleria e la residenza dell’Ambasciatore. E’ ospitata in un prestigioso edificio neoclassico costruito negli anni 1870/80 dalla famiglia Psichas su progetto dell’architetto Zieller. Nel 1933 l’Ambasciata italiana prende in affitto l’edificio,e poi nel 1955 lo Stato Italiano acquista l’intero edificio.
In un altro edificio storico,di fronte al Politecnico ed al Museo archeologico,si trova l’imponente Istituto italiano di Cultura, riinsediatosi con i propri uffici e servizi da poco tempo dopo un abbandono forzato a causa di ventennali lavori di restauro. L’Istituto nasce ad Atene nel 1954 come “Casa d’Italia”, in virtu’ dell’accordo culturale tra Grecia e Italia,firmato ad Atene ’11 settembre del ’54,in seguito al riallacciamento postbellico delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Di importanza storica però e’ il carteggio dei primi anni ’50 dell’Istituto che gia’ funzionava in una sede provvisoria in un palazzo anonimo di Atene e che in un Telespresso indirizzato al Ministero Affari Esteri, dell’11 marzo 1952 , il vice Direttore dell’Istituto prof. Rampino tra l’altro riferiva che: ... il numero dei partecipanti ai corsi aveva raggiunto la cifra di 120 unita’ e che si riteneva che tale numero nel prossimo anno scolastico sarebbe triplicato....e di conseguenza d’intesa con l’Ambasciata il prof. Lavagnino avrebbe assunto la Direzione di questo Istituto, affinche’ ai corsi in oggetto sia dato un razionale definitivo assetto con il trasferimento della Sede dei corsi nei locali della ex Casa d’Italia,e cio’ non appena saranno stati compiuti i lavori di riparazione e di adattamento dei locali stessi,proposti a suo tempo a codesto Ministero dall’Ambasciata.
Altra presenza prestigiosa costituisce la Scuola Archeologica Italiana di Atene (SAIA) nata nel lontano 1909 per favorire l’alta formazione dei funzionari delle Soprintendenze archeologiche italiane e come centro di coordinamento delle Missioni italiane in Grecia,e per un certo tempo anche in Oriente.
Per i rapporti commerciali esiste inoltre una bene organizzata Camera di Commercio italo-ellenica costituita nel 1952 con un attivo di circa 5000 soci, e inoltre e’ritornato in funzione nel 2001 un ufficio dell’Istituto nazionale per il commercio estero (ICE) che era rimasto chiuso per diversi anni.
Un capitolo a parte meriterebbe la Scuola statale italiana di Atene, vera spina dorsale della nostra Comunita’,ospitata attualmente in un imponente edificio ex Convento cattolico e di proprieta’ del Vaticano.Esistente sul territorio greco da circa 130 anni,come testimonia un vecchio diploma scolastico rilasciato dalla Scuola nella seconda meta’ dell’800.E’ composta da due sezioni una greca e un’italiana. Nella sezione greca ci sono i corsi di Ginnasio e Liceo,mentre nella sezione italiana troviamo la Scuola materna,l’Elementare ,la Media e il Liceo Scientifico.
Infine svolgono le loro attivita’ alcune Scuole materne italiane private, la Dante Alighieri,il Coasit, la Caritas Hellas e diverse Associazioni italiane o italo-greche. Anche alcuni partiti politici italiani sono rappresentati localmente.
fonte: http://www.angelosaracini.com
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