Sette morti tra cui sei minorenni. Il primo episodio al largo dell’isola di Agathonissi. L’altro a poche miglia da Ayvacik.
Nuova strage di bambini nel mar Egeo. Nel corso di due naufragi avvenuti tra la Turchia e la Grecia hanno perso la vita sette persone tra cui sei minorenni.
Il primo incidente è avvenuto al largo dell’isola di Agathonissi. Venti persone che si trovavano sull’imbarcazione sono state tratte in salvo da una barca di un’organizzazione non governativa, prima che la guardia costiera raggiungesse con i suoi mezzi il luogo dell’incidente.
Al momento non è nota la nazionalità delle vittime e dei sopravvissuti. Secondo le statistiche della autorità greche, circa la metà delle duecento persone affogate nel 2015 nelle acque dell’Egeo erano bambini e neonati. Lo scorso anno oltre 800mila migranti e rifugiati hanno raggiunto le coste greche, mentre nelle operazioni di soccorso sono state tratte in salvo circa 95mila persone. Nelle ultime settimane la guardia costiera greca ha ricevuto sostegno da Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere e da vari gruppi umanitari impegnati con le loro imbarcazioni nelle acque dell’Egeo.
Altri 4 migranti, 3 bambini e una donna, sono annegati nel mar Egeo al largo della costa turca di Ayvacik dopo il naufragio del loro barcone, su cui erano diretti all’isola greca di Lesbo. La Guardia costiera di Ankara e alcuni pescatori della zona hanno salvato altre 9 persone che erano a bordo.
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