L’ex
presidente del Consiglio su RaiNew24, della Rai commenta il debito greco e
sulle politiche di austerità. D’Alema nella sua intervista da un esempio, volto
a dimostrare perché un’unione monetaria non possa funzionare senza un’unione di
bilancio e perché le disuguaglianze tra paesi ricchi e paesi poveri siano
destinate ad aumentare senza un’unione politica. “In Germania il costo del
denaro è bassissimo”, spiega D’Alema, “quindi le banche tedesche raccolgono
denaro a un costo quasi nullo.
Con quei
soldi comprano i titoli della Grecia, che essendo un paese a rischio paga tassi
altissimi, il 15%. In questo modo guadagnano una montagna di soldi”. In altri
termini, attraverso la differenza dei tassi d’interesse, “enormi risorse si
trasferiscono da un paese povero, la Grecia, a un paese ricco, la Germania. Il
paese povero si impoverisce sempre di più, il paese ricco si avvantaggia sempre
di più”.
Come se non
bastasse questa contraddizione, continua l’ex premier, quando la Grecia non è
più in grado di pagare, arrivano gli aiuti europei. “Noi abbiamo dato alla
Grecia 250 miliardi di euro, ma non per le pensioni dei greci, ma per pagare le
banche tedesche,di questi soldi i greci non sentono neanche l’odore”
Si dice:
‘Noi paghiamo le pensioni dei greci’. No! Noi paghiamo le banche tedesche, e di
questi soldi i greci non sentono neanche l’odore”. Sì conclude così
l’intervista di Massimo D’Alema a RaiNews24 che sta diventando in queste ore un
vero e proprio fenomeno dei social network, invadendo le bacheche degli utenti
Facebook.
L’ex
presidente del Consiglio è stato invitato dal canale all-news della Rai a
commentare l’appello, di cui è firmatario insieme ad altre personalità tra cui
i premi Nobel Stiglitz e Krugman, per chiedere alle autorità europee più
flessibilità sul debito greco e sulle politiche di austerità. D’Alema conclude
la sua intervista con un esempio, volto a dimostrare perché un’unione monetaria
non possa funzionare senza un’unione di bilancio e perché le disuguaglianze tra
paesi ricchi e paesi poveri siano destinate ad aumentare senza un’unione
politica.
“In Germania
il costo del denaro è bassissimo”, spiega D’Alema, “quindi le banche tedesche raccolgono
denaro a un costo quasi nullo. Con quei soldi comprano i titoli della Grecia,
che essendo un paese a rischio paga tassi altissimi, il 15%. In questo
modo guadagnano una montagna di soldi”. In altri termini, attraverso la
differenza dei tassi d’interesse, “enormi risorse si trasferiscono da un paese
povero, la Grecia, a un paese ricco, la Germania. Il paese povero si
impoverisce sempre di più, il paese ricco si avvantaggia sempre di più”. Come
se non bastasse questa contraddizione, continua il suo ragionamento l’ex
premier, quando la Grecia non è più in grado di pagare, arrivano gli aiuti
europei. “Noi abbiamo dato alla Grecia 250 miliardi di euro. Ma non per le
pensioni dei greci, ma per pagare le banche tedesche”.
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