Laboratorio
Grecia è un documentario che cerca di capire il presente attraverso la Storia.
Un presente incerto, comune a tanti Paesi europei, Italia inclusa.
Comedonchisciotte.org
Laboratorio Grecia è un documentario che cerca di capire il presente attraverso la Storia. Un presente incerto, comune a tanti Paesi europei, Italia inclusa. La storia
parte dalla Seconda Guerra Mondiale, dove un popolo resistente e fiero
sconfigge uno a uno tutti gli occupanti, ma si deve arrendere all’ultimo di
essi, gli Stati Uniti. Da colonia inglese a colonia americana, il destino della
Grecia è segnato. Quel piccolo paese è un tassello troppo importante nella
geopolitica, soprattutto quando può mettere in crisi l’assetto di un intero
continente. Berlino accetterebbe la Grecia fuori dall’Euro, ma Washington non
accetta la Grecia fuori dalla NATO. Il destino del popolo greco risiede nelle
speranze di un nuovo partito, con un giovane leader, che gli promette la fine
delle politiche europee di austerità, e un nuovo futuro di dignità e
indipendenza. Ma la storia era già stata scritta, da qualcun altro,
probabilmente prima ancora che quel partito nascesse. Qualcuno che compie
pericolose opere di ingegneria sociale.
1.
L’Occupazione
1942. Prima
gli Italiani, poi i Nazisti, poi gli Inglesi. Il popolo greco li sconfisse
tutti e tre, uno dopo l’altro. Uno dei pochi esempi nella seconda guerra
mondiale di un popolo che si sia liberato da solo. Poi arrivarono gli americani,
e testarono sul “Laboratorio Grecia” l’arma con cui avrebbero bombardato il
Vietnam 20 anni dopo, il napalm. La “Dottrina Truman” ebbe inizio.
2. La Colpa
Crisi del
debito, Grecia in default. Tutti i media ripetono all’unisono: “Popolo greco: è
colpa vostra!”. L’evasione di piccoli commercianti che omettono qualche
scontrino, alcuni politici che usano soldi pubblici per comprarsi mutande
firmate. I greci stavano davvero ‘vivendo al di sopra delle loro possibilità’?
E’ davvero colpa loro?
3. Breve
Storia della Globalizzazione
Il ‘900 ha
visto due grandi modelli economici contrapposti, quello keynesiano e quello
liberista. Il primo, nato dalle ceneri del liberismo, garantiva diritti sociali
e sviluppo democratico. Il secondo solo la libertà del mercato. Negli anni ’80
l’occidente cambia paradigma, il neoliberismo diventa di nuovo dominante. Le
elites economiche tornano a dominare la scena. La Grecia è un piccolo tassello
di questo grande puzzle globale.
4. Il Colpo
di Stato
Lo ‘Stato di
polizia’ della Grecia sotto l’occupazione della Troika dal 2010 al 2014 ricorda
molto quello della “Dittatura dei Colonnelli” di fine anni ’60. In entrambi i
casi c’era una mano straniera che guidava i processi.
5. La Paura
“Se vuoi il
bene di tuo figlio, non lasciargli nulla”. Le ricette economiche della Troika
portano la Grecia al collasso economico e sociale. Lo scontento va gestito:
laddove non bastano le botte arriva la propaganda. Manganelli e lacrimogeni
lasciano spazio a telecamere e schermi televisivi, che ripetono tutti la stessa
cosa. Il dissenso viene sedato. La disoccupazione arriva al 25%, e favorisce la
competizione salariale al ribasso. Aumentano le tasse sulla casa, il bene più
importante della classe media greca, che diventa presto preda delle banche. La
salute diventa una merce, le ‘organizzazioni umanitarie’ si sostituiscono allo
Stato. Mentre in una scuola di periferia un bambino sviene sul banco perchè non
mangia da giorni, qualcun’altro invece, da qualche altra parte, si arricchisce
sempre più.
6. La
Speranza
2015. “Oggi
il popolo greco ha scritto la Storia, la speranza ha scritto la Storia! La
Grecia si lascia dietro l’austerità della distruzione, la paura e
l’autoritarismo …” Così Alexis Tsipras, il neoeletto premier greco esordisce
parlando al popolo. Atene viene “smilitarizzata”. La tensione evapora. La
speranza è il sentimento prevalente, fondata sulla fiducia nei confronti del
giovane primo ministro e del suo partito, Syriza.
7. La Storia
dell’Unione Europea
1946,
Winston Churchill auspica la nascita degli Stati Uniti d’Europa, citando il
grande lavoro intellettuale fatto dal Conte Coudenhove Kalergi e del suo
movimento: “Paneuropa”. Gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica si contendono il
mondo e l’Europa è il centro di questa grande ‘spartizione’. L’elite
finanziaria inglese, francese e tedesca è stretta alleata con l’elite
finanziaria americana. Il Conte Kalergi è il legante fra le due sponde
dell’atlantico. Se i paesi europei vogliono i finanziamenti ed i prestiti del
Piano Marshall, devono “abbattere i controlli sui movimenti di capitale e delle
merci, e formare un unico grande mercato…“.
8. Il Sogno
Europeo
Crollata la
dittatura, la Grecia torna alla democrazia e scrive una delle costituzioni più
sociali di sempre. Pochi anni dopo entra nella CEE, la Comunità Economica
Europea. Seguono anni di sviluppo economico e sociale grazie alla politica
economica keynesiana del governo socialista post dittatura. L’Europa però,
comincia a dettare le regole: la banca centrale dev’essere indipendente e i
soldi per la spesa pubblica vanno cercati nei mercati, nelle banche. E questi
non sono soldi gratis.
9. A Cosa
Servono le Crisi?
“Sono le
crisi che fanno fare passi avanti all’Europa”. Così sentenziava Mario Monti nel
2011, quando i paesi periferici dell’Europa erano soggetti alla speculazione
dei mercati, e la crisi finanziaria stava avendo il suo impatto maggiore. Ma
quando qualcuno perde, qualcun’altro guadagna. Quella fu l’occasione per gli
USA, tramite il Fondo Monetario Internazionale, di entrare fattivamente nelle
decisioni politiche europee, per ‘controllare’ la sua potenza egemone, la
Germania. Che dovrà per sempre guardare a ovest, e mai a est.
10. L’Euro e
la Schiavitù del Debito
“Dietro i
mercati ci sono le banche, dietro le banche ci sono le banche centrali”. L’Euro
è una moneta straniera per la Grecia, la cui emissione è decisa dalla Banca
Centrale Europea, un’istituzione privata. Se si vogliono i soldi, si deve stare
alle condizioni dei creditori. La Grecia contrae un debito in una moneta che
non controlla, sulla quale paga gli interessi, e in cambio della quale deve
concedere riforme: austerità e privatizzazioni. Il PIL cala e il debito cresce.
La BCE fa alla Grecia quello che FMI e Banca Mondiale fanno ai paesi del terzo
mondo: la crisi del debito diventa una spirale senza fine, dalla quale un paese
senza sovranità monetaria, come la Grecia, non potrà mai uscire. Il neo Vice
Ministro del Lavoro, Rania Antonopoulos, dice che il popolo greco non vuole
uscire dall’Euro, e “ha dato espressamente mandato a Syriza di rimanervi”. Ma
il popolo greco conosce come funziona la moneta unica? E soprattutto, Syriza,
gliel’ha mai spiegato?
11.
Ingegneria Sociale
La speranza
dei greci nella politica del nuovo governo Tsipras, stava confluendo in una
grande mobilitazione popolare. Un sentimento di unità nazionale: tutti uniti
contro l’austerità dei tecnocrati. Il fermento e l’attesa per il referendum
popolare si facevano sempre più forti. Il popolo greco era pronto a far sentire
la sua voce. A esprimere la sua volontà. Il 5 Luglio 2015 la democrazia vinse
una storica battaglia, nello stesso luogo dove la democrazia nacque, 2500 anni
fa. Il 61,31% dei greci disse NO a nuovi sacrifici. Una settimana dopo,
Tsipras, il leader del partito che promosse quel referendum, firmò un accordo
che annullava il voto popolare e consegnava la Grecia all’austerità per altri
40 anni. La reazione del popolo greco a questo incredibile tradimento fu
impressionante. Il grande fermento politico che faceva affollare le piazze fino
qualche giorno prima, scomparì all’improvviso. In un sol giorno, si arrivò
all’annichilimento politico, e morale, di 10 milioni di persone.
12. La
Conquista di una Nazione
Il 20
Settembre del 480 a.C., i greci sconfissero l’Impero Persiano nella battaglia
navale di Salamina, qualche miglio al largo del Porto del Pireo. Due millenni e
5 secoli più tardi invece, quello stesso porto da cui partì la flotta
vittoriosa sui persiani, il secondo più grande d’Europa, viene ‘conquistato’ da
un nuovo impero che viene da Est, la Cina. In questa nuova guerra, il popolo
greco non ha più i mezzi per combattere. Le loro formidabili trireme e il
valore dei suoi soldati sono armi che appartengono ad un passato lontano. Pezzi
di storia e cultura popolare che se ne vanno per sempre, “svenduti al peggior
offerente”.
13. Il
Libero Mercato degli Esseri Umani (il video censurato da YouTube)
laboratorio
grecia i capitoliNel sistema del libero mercato, se i capitali si possono
muovere da un paese all’altro, anche gli esseri umani devono poterlo fare. Il
Capitale ha bisogno del Lavoro, ma è disposto a pagarlo soltanto alle proprie
condizioni. Se i greci non sono disposti a lavorare per 300 Euro al mese, hanno
il ‘diritto di emigrare’ in un altro Paese. Allo stesso tempo, persone di altri
Paesi hanno il ‘diritto di emigrare’ in Grecia, disposti a lavorare per quel
salario che un greco non accetterebbe.
14. Oltre
Brexit
Il Regno
Unito non si è mai sentito parte
d’Europa, men che meno dell’Unione Europea.
Col
referendum del 2016, il popolo britannico ha dimostrato che vuole essere del
tutto indipendente da logiche straniere, private e sovranazionali. Il Regno
Unito non è più un paese a sovranità limitata, come invece lo è la Grecia: per
liberarsi dal giogo dell’Euro, e dal ricatto dei mercati, il popolo greco ha un
lungo e difficile cammino da affrontare. Stessa cosa vale per l’Italia, la
Francia, la Spagna e gli altri paesi dell’Unione: serve una classe politica
nuova. Fatta da uomini come Manolis Glezos, che sappiano “strappare la bandiera
dell’indifferenza” e creare una nuova coscienza sociale; una consapevolezza
collettiva sulla nostra storia, su ciò che noi esseri umani davvero siamo:
degli esseri sociali.
Dei greci e
degli italiani si dice: “una faccia una razza”. Sarà per questo che anche le
nostre Costituzioni si assomigliano, nel loro più profondo senso sociale.
L’ultimo articolo della Costituzione greca recita così: “L’osservanza della
Costituzione riposa sul patriottismo dei greci, che hanno il diritto e il
dovere di resistere con tutti i mezzi contro qualsiasi persona che ne tenti
l’abrogazione con la forza.”
Laboratorio
Grecia – Versione Integrale:
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου