L’Italia farà la fine della Grecia? C’è un modo per evitarlo? Il governo italiano sta prendendo le misure adeguate?
La crisi che stiamo vivendo è tutt’altro che passata. Non lo è dal punto di vista sanitario e men che meno dal punto di vista economico.
Di Francesco Celotto
Faremo la fine della Grecia?
Le ipotesi più probabili
Il coronavirus crea una crisi simmetrica nel senso che colpirà tutti ma le conseguenze e soprattutto il recupero dalla stessa saranno asimmetriche.
Paesi a forte vocazione turistica come l’Italia pagheranno un grosso prezzo alla crisi.
Le più rosee previsioni certificano un calo del pil per il 2020 tra il 10 e il 15% ma tuttavia non siamo certi se il crollo non sarà anche più ampio a causa del forzato blocco produttivo e dei consumi.
Il debito pubblico italiano già altissimo esploderà a vette mai viste.
Le più rosee previsioni certificano un calo del pil per il 2020 tra il 10 e il 15% ma tuttavia non siamo certi se il crollo non sarà anche più ampio a causa del forzato blocco produttivo e dei consumi.
Il debito pubblico italiano già altissimo esploderà a vette mai viste.
Secondo alcune previsioni raggiungerà a fine anno il 160/170% del PIL, cifra plausibile dato che il governo ha già messo in campo una manovra da circa 50 miliardi, una cifra che certamente non sarà sufficiente.
A questo punto diversi economisti si chiedono se un debito così elevato sia sostenibile.
A questo punto diversi economisti si chiedono se un debito così elevato sia sostenibile.
I soldi si creano dal nulla – pagina del libro di economia spiegata facile
Di fatto questo livello di debito lo ha raggiunto solo la Grecia durante la crisi del 2012 e sappiamo come finì.
Sarò franco e dirò che un livello di debito così alto è insostenibile e porterà a un sostanziale fallimento dell’Italia a meno che non si intervenga con interventi che possono essere interni o esterni.
L’intervento interno potrebbe essere una patrimoniale ovvero un prelievo forzoso sul patrimonio finanziario netto delle famiglie italiane pari a circa 4.000 miliardi di euro.
Sarò franco e dirò che un livello di debito così alto è insostenibile e porterà a un sostanziale fallimento dell’Italia a meno che non si intervenga con interventi che possono essere interni o esterni.
L’intervento interno potrebbe essere una patrimoniale ovvero un prelievo forzoso sul patrimonio finanziario netto delle famiglie italiane pari a circa 4.000 miliardi di euro.
Un intervento di cui si parla da tempo ma che per ovvie ragioni politiche non è mai stato attuato. Tuttavia in condizioni di emergenza come quelle attuali potrebbe essere messo in campo da un governo tecnico a guida Draghi.
Un intervento da me non auspicabile ma che sarebbe tuttavia indispensabile se non si trovassero forme di aiuto esterno come i coronabonds o il fondo recovery di cui si discute in Europa.
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