Firenze, 18
aprile 2020 – Ricordando che domani ricorrerà l’anniversario della morte di
George Gordon Byron (Missolungi, Grecia, 19 aprile 1824).
Quando ci separammo
Quando ci
separammo
In lacrime e
in silenzio,
Coi nostri
cuori infranti,
Per anni
abbandonandoci,
La tua
guancia divenne fredda e pallida;
Piú gelido
il tuo bacio;
In verità
quell’ora ci predisse
Di questa il
gran dolore!
La rugiada
del mattino
Fredda mi si
posò sul ciglio;
Mi apparve
come il segno
Di ciò che
provo ora.
Ogni tuo
giuramento s’è spezzato,
La tua
reputazione è fragile :
Pronunciano
il tuo nome
Enumerandone
tutte le vergogne.
Avanti a me
pronunciano il tuo nome,
Come un
rintocco funebre ai miei orecchi;
E mi
percorre un fremito —
Perché tu mi
fosti sí cara?
Essi non
sanno che un tempo ti conobbi,
Che ti
conobbi bene :
A lungo, a
lungo ti dovrò rimproverare,
Ed è troppo
difficile parlarti.
Segretamente
noi ci incontravamo:
Ora in
silenzio mi affliggo
Che il tuo
cuore abbia già dimenticato,
Che il tuo
spirito m’abbia ormai ingannato.
Se io ti
dovessi incontrare
Dopo un
lungo periodo di anni,
Come potrei
donarti il mio saluto? —
Con silenzio
e lacrime.
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