La miniera di pomice a Gyali – Foto: Wikimedia (ph. Dr Petros Tzeferis)
Sebbene sia
poco più di uno scoglio, Gyali regala panorami mozzafiato: andiamo a scoprire
le sue bellezze
24 marzo
2020
Siete alla
ricerca di splendidi luoghi nuovi da visitare, possibilmente dove la natura è
ancora incontaminata? La Grecia può offrirvi proprio quello che desiderate,
grazie alla piccola isola di Gyali. Probabilmente non l’avrete mai sentita
nominare, perché non è certo una meta turistica. Eppure potete concedervi un
giro in questo fantastico paradiso terrestre.
L’isola in
questione fa parte dell’arcipelago del Dodecaneso, che occupa un vasto tratto
di mare tra la Grecia e la Turchia. Qui si trovano oltre 160 tra isole vere e
proprie e piccoli scogli – Gyali fa decisamente parte di quest’ultima
categoria. Stiamo parlando di un fazzoletto di terra di meno di 5 km quadrati,
che all’ultimo censimento di qualche anno fa contava appena 21 abitanti. Si
trova a metà strada tra l’isola di Kos e quella di Nisyros, ed è un luogo
davvero affascinante.
Le sue
origini sono antichissime: un tempo, qui sorgeva un vulcano ormai estinto, di
cui rimane nient’altro che un minuscolo scoglio che si erge dalle acque del mar
Egeo. L’isola è suddivisa in due parti, collegate tra loro da uno stretto istmo
e caratterizzate ciascuna da una particolare composizione del terreno. Quella
settentrionale è infatti costituita nella sua quasi interezza da ossidiana,
mentre quella meridionale nasconde una miniera di pomice, che fornisce una
delle principali fonti di ricchezze locali.
Gyali è
letteralmente dominata da questa imponente cava, presso cui un’agenzia
mineraria lavora ormai da anni. Ed è proprio ai suoi funzionari che bisogna
richiedere un permesso per poter approdare sull’isola: ci si arriva solo
tramite mezzi privati, perché non esiste una linea di collegamento come per la
maggior parte delle altre destinazioni del Dodecaneso. Se riuscite ad ottenere
il via libera, potrete godere di un panorama d’eccezione.
Inutile dire
che l’attrazione principale è proprio la miniera di pomice, un materiale di
origine vulcanica dal colore chiaro che dona all’isola un aspetto davvero
peculiare. C’è un unico villaggio dove abitano coloro che lavorano all’estrazione
della pomice e degli altri minerali presenti a Gyali: è questo anche il solo
punto di approdo, grazie alla presenza di un piccolo porticciolo. Una volta
arrivati qui, potrete trascorrere una bella giornata a fare trekking e a
scoprire la magnifica vista che l’isola offre sul panorama circostante.
E se non
potete proprio fare a meno di un po’ di relax, il piccolo istmo che collega le
due sezioni di Gyali è caratterizzato da due piccole spiagge sabbiose, dove
potrete prendere il sole e fare un tuffo nelle acque cristalline dell’Egeo.
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου