Τρίτη 24 Μαρτίου 2020

Le Olimpiadi delle Arti

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108 anni fa, durante le Olimpiadi dell’ 1912 a Stoccolma, sono state presentate per la prima volta Le Olimpiadi delle Arti.
Questa organizzazione durò fino alle Olimpiadi del 1948 a Londra, dove le forme delle gare erano sulla letteratura, architettura, scultura, pittura e musica. Sono avvenute 7 organizzazioni nel programma delle Olimpiadi però non ogni 4 anni perchè erano cancellate (1916, 1940, 1944) a causa delle guerre mondiali.
La partecipazione greca attraverso la musica, la pittura e la poesia aveva un’ ampio spazio nelle gare. La squadra greca era premiata nel 1924 con la medaglia d’ oro per la statua di ottone dell’ atleta del disco a lancio, la creazione dell’ artista Konstantino Dimitriadis, che può essere ammirata nel cortile dell’ edificio di Zappeio, a due passi dallo Stadio Panathinaiko di Atene, detto anche Kallimarmaro. Nel 1948,parteciparono l’ architetto K. Aslanidis e lo scultore  K. Valsamis.
La squadra del 1948 , nonostante il clima negativo a causa della guerra civile, era numerosa, con la partecipazione degli atleti della vecchia e della nuova generazione.
Le Olimpiadi delle Arti era un’ ispirazione del barone Pierre de Coubertin, il quale cercava di offrire una dimensione spirituale nella organizzazione a causa della sua commercializzazione nel 1900 a Parigi e nel 1904 a Saint Louis negli Stati Uniti.
Nella prima organizzazione gli sport erano 6: scultura, pittura, litografia, architettura, musica e letteratura di qualsiasi forma. Le idee centrali delle arti erano lo sport e le Olimpiadi, però non solo queste scelte. Le prossime organizzazioni erano arrichite con altre forme dell’ arte, le quali, però, aiutarono nella fine di questa unica organizzazione. Piu tardi, nel 1952 a Elsinki, i filandesi offrirono, oltre alle gare tradizionali anche alcune organizzazioni artistiche, però, fuori competizione.
Da quegli anni, ogni citta’ che organizza le gare, cerca di accompagnarli con eventi che sono legati con la sua cultura. 
Eleni Smarda

Fonte il giornale “ To Vima”

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