È di ieri un sibillino e inquietante articolo, apparso su Repubblica, che riporta un’intervista al Senatore PD Luigi Zanda (già capogruppo nella scorsa legislatura ed attuale Tesoriere del PD), che invita il Governo giallorosso a
richiedere i danari per far ripartire il Paese, finita l’esperienza della lotta al coronavirus, mettendo a garanzia “i gioielli di famiglia”: palazzi istituzionali, spiagge, porti ed aeroporti. Si, proprio come accaduto in Grecia. Ma stavolta con l’aiutino di Stato. In sintesi, dovremo pagare pegno.
“Se l’Europa non ci aiuta – ha detto Zanda – il premier Conte ha detto che faremo da soli. Ma siccome nessun prestito ci verrà mai concesso senza garanzie, per far fronte al nostro fabbisogno straordinario senza far esplodere il debito pubblico potremmo dare in garanzia il patrimonio immobiliare di proprietà statale, almeno per la parte costituita dagli edifici che ospitano uffici, sedi delle grandi istituzioni, ministeri, teatri, musei…”.
E suvvia, inseguendo questa “teoria”, insieme ai Palazzi ed ai Porti si potrà offrire al “Monte di Pietà Globale” anche il nostro straordinario patrimonio culturale. Così, pezzo dopo pezzo, dopo la svendita delle Aziende italiane, il “Bel Paese”, sarà integralmente all’asta. E grazie a chi l’ha tradito.
Oltralpe, e non solo, c’è chi reputa, infatti, che i meccanismi finanziari vengano prima di tutto, che tutto abbia un prezzo e che tutto debba sottostare al mercato anzi, a quella gabbia economico-finanziaria nella quale Prodi & Co. ci hanno fatto scivolare, gabbando il sogno dell’Europa dei Popoli e delle Nazioni di antica fascinazione militante.
C’è chi pensa che la finanza venga prima della solidarietà e dello Stato. Chi il contrario.
Noi faremo le barricate, nel nome della nostra Identità Nazionale che ci è stata tramandata di generazione in generazione, lo faremo per chi, oggi, in questa guerra si trova “al fronte” e quando tutto sarà finito dovrà poter uscire fuori dagli Ospedali – anche quelli costruiti in pochi giorni dalle nostre Forze Armate – e trovare lì il proprio Paese pronto e rendergli onore con la sua bellezza, la sua potenza, la sua grandiosità, senza il rischio che il territorio sia ulteriormente occupato da acquirenti di nuova generazione.
Non consentiremo di certo – come ha denunciato a viva voce nel dibattito parlamentare Giorgia Meloni – che “scorrazzino sciacalli fra le macerie per derubare i morti e le argenterie”.
https://www.qelsi.it/2020/zanda-lancia-ufficialmente-loperazione-grecia-anche-per-litalia-di-ciccio-rizzo/
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