I Frati della Vulnerabile Confraternita dello Stofiss di Rovereto vanno ora ad esplorare il porto che per secoli ha visto sventolare il vessillo di San Marco.
Sorge il dubbio: i grandi edifici dell'Arsenale che si affacciano sul porto, vecchi di oltre quattro secolo, sono ancora in attività?
Ebbene sì: il Grande Arsenale ospita un centro culturale, un'altro contiene un grande bar, un terzo il "Museo dell'Architettura Navale tradizionale", con la riproduzione di una antica nave minoica del XV secolo a.C. e, incredibile a dirsi, un quarto è ancora in attività, con riparazioni e costruzioni di barche ben più piccole delle galere, ma sempre di legno.
Esplorando questo enorme "teson" mi ha colpito, appesi al muro, una serie di oggetti simili a grandi boomerang: i "sesti".
Ma cos'è il sesto? E' un pezzo di legno ricurvo con delle tacche e numeri; serve a tracciare le ordinate di una barca veneziana.
In pratica in un solo pezzo di legno sono contenuti i disegni di una barca: un artificio eccezionale per l'epoca che ancora stupisce ai giorni nostri.
Un esemplare lo avevamo visto una prima volta a Venezia, durante la produzione del nostro video dedicato alla costruzione della Gondola; eravamo andati a trovare Gilberto Penzo, lo storico della navigazione Veneziana, il quale ci aveva dato la dimostrazione pratica della tracciatura di una corba, ovvero ordinata.
Qui a La Canea un maestro d'ascia cretese ci ha ripetuto l'emozionante tracciatura, un vero balletto, con matita e sesto, che ha catalizzato l'attenzione ed ha emozionato i Frati.
Il silenzio regnava; si udiva solo il rumore della matita che tracciava le linee e del sesto che veniva ripetutamente posizionato sui segni.
Anche il Gran Visir (al secolo Andrea Vergari) è rimasto muto e attonito per ben 10 minuti; incredibile!
Osservando questi sesti altri dubbi si insinuano nelle menti dei nostri Frati.
La cocca Quirina, con la quale Querini è partito nel 1432, è stata costruita qui, dove nel '500 sono stati costruiti gli arsenali, proprio qui dove, molto probabilmente, sorgevano precedenti "squeri"?
Per costruirla si è ricorsi all'uso di un sesto simile a questi?
Ai posteri, o meglio agli storici nautici, l'ardua sentenza.
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