In attesa di capire se gli italiani di Trenitalia riusciranno a presentare un'offerta allettante per laprivatizzazione della greca Treinose, ecco che è ancora una volta Mosca a recitare un ruolo significativo nei futuri assetti industriali ellenici. Gli investitori russi hanno manifestato un interesse concreto non solo per il vettore ferroviario ellenico e per il porto di Salonicco, ma anche per una nuova fabbrica di idrovolanti a Kalamata, come confermato questa mattina all' "Agenzia 104,9 FM» il viceministro degli Esteri Dimitris Mardas.
La fabbrica dovrebbe avere una capacità interessante da un punto di vista produttivo e anche strettamente tecnologico, dove potrebbero essere combinati i know how di oriente e occidente. Secondo Mardas si tratta di una proposta molto buona, su cui il governo sta valutando in che modo metterla a regime. Tradotto, Atene non aspetta altro che Mosca faccia il prezzo.
Infrastrutture, gas, trasporti, porti sono i settori maggiormente significativi in cui l'interlocuzione tra Russia e Grecia potrebbe trovare una sintesi. Ma nel frattempo c'è il timore che la questione delle nuove misure fiscali, assieme ad un tasso di burocrazia che non ha eguali, possano rappresentare un ostacolo agli investimenti stranieri.
Dal governo però filtra un certo ottimismo. Secondo il premier Alexis Tsipras il paese sta entrando in una nuova era di crescita. Partecipando all’assemblea generale dell’Associazione delle imprese greche del settore turistico, Tsipras ha messo l'accento su come “il turismo rappresenti l’avanguardia delle rinnovate prospettive di sviluppo economico del paese, facendo leva su un comparto di importanza strategica”. E quest'anno, dopo il record di presenze del 2015, e sfruttando il calo di Egitto e Tunisia a causa del timore di attacchi dell'Isis, la Grecia può sperare di migliorare il trend di dodici mesi fa.
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