Grecia, la deputata comunista Kanelli afferma che Atene commette un "errore fatale" cooperando con la Francia nel Mediterraneo orientale

Nella contesa e le tensioni crescenti tra Grecia e Turchia nel Mediterraneo orientale, soprattutto per questioni riguardanti le zone economiche esclusive contestate e lo sfuttamento delle relative risorse naturali, è scesa in campo anche la Francia. 

 

La questione dell'esplorazione del gas nel Mediterraneo orientale ha particolarmente accentuato le tensioni tra Grecia e Turchia.

Parigi sostiene con forza le ragioni della Grecia ed è decisa a ‘fermare’ la Turchia. 

 

La Francia ha schierato caccia militari Rafale nella parte amministrata dalla Grecia di Cipro con il pretesto di tenere un'esercitazione con la Grecia e l'Italia, scatenando le proteste della Turchia. Ankara afferma che si tratta di una violazione dei trattati del 1960 su Cipro. 

 

Atene inoltre ha anche annunciato che acquisterà caccia - 18 Rafale - e attrezzature militari da Parigi come parte di un accordo globale di difesa. 

 

Ma non tutti in Grecia sono felici di questa discesa in campo della Francia al fianco della Grecia. 

 

“Nessuno viene in Grecia perché ci amano. Non muoiono per gli interessi greci", ha affermato durante una trasmissione in diretta Liana Kanelli, membro del parlamento ellenico per il Partito Comunista di Grecia (KKE).

 

La deputata a criticato Atene per aver riposto completamente la sua fiducia nella Francia. Parigi, secondo Liana Kanelli, sostiene la Grecia solo per portare avanti i propri interessi nel Mediterraneo orientale. 

 

Quindi la cooperazione di Atene con Parigi sarebbe un “errore fatale” secondo Kanelli. La deputata comunista ha poi ricordato il comportamento dell’ex presidente francese Giscard d'Estaing, che inizialmente ha sostenuto l'ingresso del loro paese nell’Unione Europea, per poi in seguito sostenere che Atene avrebbe dovuto essere sospesa dal blocco per le sue politiche monetarie.

 

D'Estaing aveva definito l'adozione dell'euro da parte della Grecia nel 2001 un "errore", affermando che i suoi leader "non volevano né avevano intenzione di seguire le politiche dell'eurozona" sulla limitazione del debito e dei deficit.

 

Cosa è successo dopo in Grecia lo ricordiamo ancora tutti. 

 

Inoltre l’esponente comunista ha evidenziato che la “Turchia è una superpotenza regionale”, e che il presidente Erdogan ha bene chiari in mente quali sono “gli interessi strategici della Turchia”.

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