La necropoli
di San Simplicio aprirà a partire da Pasqua Gestione nelle mani dell’Aspo.
Putzu: siamo a buon punto
di Dario Budroni, 03 marzo 2018
OLBIA. Con
la Pasqua risorgerà anche la necropoli di San Simplicio. Il timore che il museo
sotterraneo facesse la fine di tanti altri siti archeologici è stato
scongiurato. Tra meno di un mese le porte dell’importante struttura museale
saranno finalmente aperte. E non solo per un weekend, come accaduto in passato.
L’Aspo gestirà la necropoli scavata davanti al portone della basilica fino al
prossimo 31 dicembre. Comune e Aspo sono al lavoro per definire i dettagli e
per pianificare aperture, campagne di marketing e costo dei ticket d’ingresso.
Si sa già che nel museo, tra teschi, tombe romane e pozzi greci, ad avere un
ruolo importante sarà la tecnologia.
Museo
aperto. Il museo della necropoli di San Simplicio sarà inaugurato in occasione
della Pasqua, quindi a fine mese. Tutto era stato deciso lo scorso dicembre,
quando con una delibera di giunta proposta dall’assessore alla Cultura Sabrina
Serra il Comune aveva scelto di dare la struttura in gestione all’Aspo, la
municipalizzata che in città controlla numerosi servizi. «Siamo a buon punto e
l’apertura in occasione della Pasqua è confermata – spiega Massimo Putzu, il
presidente dell’Aspo –. Innanzitutto stiamo definendo il calendario: ce ne sarà
uno per i mesi di spalla e uno per la stagione estiva. Poi dovremo fare di
tutto per risultare il più appetibili possibile. Per questo stiamo programmando
una campagna di comunicazione anche attraverso le strutture ricettive».
Come
funzionerà. I visitatori potranno ricevere le informazioni sulla necropoli
direttamente sui loro smartphone, sia in italiano che in altre lingue, tramite
il sistema del Qr Code. «Abbiamo optato per una scelta tecnologica, con
l’introduzione delle guide multimediali – continua Massimo Putzu –. Poi, in
occasione delle visite programmate, ci saranno degli archeologi specializzati».
Ancora non si conosce il prezzo del biglietto. «Lo definiremo nelle prossime
settimane, ma sarà sulla stessa linea delle tariffe dei musei regionali»,
specifica il presidente dell’Aspo. L’intera operazione costerà 20mila euro, che
arrivano da un contributo al Comune della Fondazione di Sardegna. Una volta
conclusa la gestione dell’Aspo, il Comune affiderà il museo ai professionisti
dell’archeologia. Nei prossimi giorni, invece, si terranno nuovi incontri tra
amministrazione, Aspo e Soprintendenza, dove il responsabile è Rubens D’Oriano.
Quasi
tremila anni di storia. La struttura venne realizzata dalla giunta Giovannelli
durante i lavori di piazza San Simplicio. Nell’ottobre del 2011 spuntarono
fuori 400 tombe, in particolare di epoca romana, più la rampa
di accesso al tempio romano di Cerere, una fornace medievale e due pozzi greci.
L’area di San Simplicio è stata da sempre importante per la città. Qui esisteva
un luogo di culto anche nelle fasi fenicia, greca e punica, fino ad arrivare ai
romani e all’epoca giudicale.
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου